Toscana zona gialla: i numeri confermano il colore, attesa la decisione

Nella giornata di venerdì la cabina di regia valuterà le regole covid delle varie regioni

Controlli dei carabinieri

Controlli dei carabinieri

Firenze, 6 maggio 2021 - Avanti con la zona gialla, almeno a guardare i numeri. La Toscana dovrebbe proseguire con il grado più basso delle regole anti-coronavirus (escludendo la zona bianca, poco applicata fin qui in Italia e nella quale pressoché tutte le attività possono riaprire).

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Numeri incoraggianti

I numeri per la Toscana sono incoraggianti, anche se rimane alta l'occupazione di posti letto negli ospedali e nelle terapie intensive. Per quanto riguarda i ricoveri la pressione scende in maniera continua ma lenta. E dunque su questo aspetto il monitoraggio continua, per quanto rispetto a inizio aprile, quando si toccarono i 1999 ricoverati (attualmente sono 1447). 

Rt a 0.88

Per quanto concerne gli altri numeri, l'indice Rt si mantiene costantemente sotto l'1, cifra oltre la quale scatta la zona arancione. L'indice toscano è attualmente a 0.88 e fa dormire sonni tranquilli alla Regione. Stessa cosa per quanto riguarda l'incidenza dei casi settimanali ogni centomila abitanti: siamo a 140, un dato notevolmente più basso rispetto ai 250 casi, numero che fa scattare la zona rossa. Situazione dunque sotto controllo. Si attende la decisione definitiva della cabina di regia del Ministero della Salute, che come ogni venerdì assegnerà i colori alle regioni. 

Ricoveri, il tasso di occupazione letti nelle regioni

Questo, nel dettaglio, il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari di area medica non critica nelle varie Regioni e Province autonome: Abruzzo (16% intensive, 24% reparti ordinari); Basilicata (9%, 36%); Calabria (25%, 44%); Campania (20%, 34%); Emilia Romagna (28%, 24%); Friuli Venezia Giulia (19%, 15%); Lazio (28%, 32%); Liguria (28%, 24%); Lombardia (37%, 30%); Marche (32%, 32%); Molise (23%, 13%); PA di Bolzano (7%, 10%); PA di Trento (21%, 13%); Piemonte (28%, 33%); Puglia (33%, 41%); Sardegna (21%, 21%); Sicilia (18%, 29%); Toscana (38%, 24%); Umbria (21%, 22%); Valle d'Aosta (30%, 16%); Veneto (14%, 15%).

I ricoveri scendono da un mese

"Con il progressivo calo dei nuovi casi - dice Renata Gili, responsabile ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe - continua a ridursi la pressione sugli ospedali, dove le curve dei posti letto occupati in area medica e terapia intensiva continuano a scendere da 4 settimane consecutive".

Le regole in zona gialla

Da ricordare le regole in zona gialla: i ristoranti e i bar possono permettere le consumazioni al tavolo ai clienti, ma solo in spazi all'aperto. Chi ha solo spazi al chiuso può solo far proseguire l'asporto. La scuola torna quasi completamente in presenza, mentre i cittadini possono muoversi liberamente all'interno della regione, tra comune e comune. Per lo sport, possono tenersi tutte le attività sportive anche di contatto come il calcetto ma solo all'aperto. Cinema e teatri possono riprendere la programmazione. La capienza massima è di 500 spettatori per gli spettacoli al chiuso e 1000 all'aperto e comunque ogni struttura potrà riempire solo il 50% dei suoi posti. Aperti anche i musei ma con prenotazione del biglietto obbligatoria online nei weekend.