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Toscana Rossa e Sinistra Comune: "No alla festa nazionale di Casapound a Principina a Mare"

Dal 4 al 7 settembre l’iniziativa dell’estrema destra tornerà nel grossetano. Bundu e Palagi chiedono un intervento di comuni e Regione: "Impedire la manifestazione è il minimo". Proprio ieri a Firenze distrutta la targa in memoria di Samb Modou e Diop Mor, uccisi da un simpatizzante di estrema destra

Una manifestazione di Casapound (Foto di repertorio)

Una manifestazione di Casapound (Foto di repertorio)

Firenze, 28 agosto 2025 – Un accorato appello diretto ai comuni della Toscana e alla Regione, perché sia impedito lo svolgimento della festa nazionale di Casapound, in programma dal 4 al 7 settembre in una struttura a pochi passi da Principina a Mare, nel grossetano. A lanciarlo è Antonella Bundu, candidata della sinistra radicale con Toscana Rossa, che in una nota chiede alle istituzioni di "rinnovare l’impegno antifascista e antirazzista che deve caratterizzare le nostre istituzioni".

La presa di posizione arriva il giorno dopo il preoccupante episodio che ha visto la distruzione della targa in memoria di Samb Modou e Diop Mor, i due giovani senegalesi uccisi a Firenze il 13 dicembre 2011 da Gianluca Casseri, simpatizzante dell’area di estrema destra. "Mentre ci uniamo alle condanne per il gesto che ha spaccato la targa di piazza Dalmazia, dove sono stati uccisi da un fascista di area Casapound il 13 dicembre 2011, la stessa Casapound organizza la sua festa nazionale vicino a Grosseto, come se non fosse un'organizzazione eversiva e di estrema destra", aggiunge Bundu.

Nella sua nota Bundu lega la vicenda anche al clima politico regionale: "Il centrodestra ha scelto di riconoscere un ruolo fondamentale a Vannacci in questa campagna elettorale regionale e che l'estrema destra spesso dà indicazioni di voto per la Lega o Fratelli d'Italia, come dimostra anche l'esperienza di Casaggì a Firenze. Su tutto questo non ci possono essere ambiguità e nemmeno azioni meramente formali".

Sulla stessa linea interviene da Firenze Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune, che ribadisce: "Non ci si può limitare alle parole, quando le destre in occidente avanzano passo dopo passo, mentre aumenta l'astensione. Molte volte si è chiesta la chiusura di Casapound e Casaggì, ma ecco che il prossimo fine settimana si terrà la loro festa nazionale vicino a Grosseto. Chiedere di impedirla è il minimo che ci aspettiamo da Palazzo Vecchio”.