Piombino (Livorno), 29 ottobre 2024 – Se ne va un simbolo. In una bella mattinata di autunno Enel ha demolito le due ciminiere che componevano la centrale elettrica di Tor del Sale. Torri che facevano parte da decenni del paesaggio di Piombino ma anche del Golfo di Follonica. Se ne va appunto un simbolo che ridarà al tratto di costa il suo aspetto originario. L’operazione è tecnicamente riuscita in maniera perfetta.
La centrale era stata costruita nel 1977 ma da dieci anni non era più attiva. In questo periodo è in atto lo smantellamento delle strutture. Comprese appunto le due conosciutissime ciminiere. Non due costruzioni qualunque: sono (o per meglio dire erano) alte 197 metri.
Nella Piombino che cambia dunque, cambia anche Tor del Sale, che quindi vede sparire una centrale elettrica ormai obsoleta, che funzionava ad olio combustibile. Là dove c’era la centrale sorgerà una struttura turistico ricettiva. E’ un segno dei tempi per Piombino, che ha visto diversi suoi simboli cadere.
A maggio era stato demolito l’altoforno delle acciaierie denominato Afo 4. Un altro simbolo per i piombinesi, caduto dopo diversi tentativi di farlo implodere. Nel 2014 l’altoforno era stato spento, chiudendo di fatto un’epoca per la città dell’acciaio, che su questo materiale aveva fondato buona parte della sua economia.
Demolizioni, quelle dell’altoforno e delle ciminiere, che quasi chiudono un’epoca industriale. “Piombino chiude una pagina e va verso una diversificazione della sua economia”, aveva detto a maggio il sindaco Francesco Ferrari. Prospettando nuove possibilità nell’occupazione, nell’industria all’avanguardia, nella tutela ambientale e nella salute dei cittadini.
"Piombino ha enormi potenzialità turistiche – aveva detto Ferrari – grazie allo splendido paesaggio di cui dispone, riqualificare quell’area e trasformarla in qualcosa di più coerente con la vocazione della città è un passo importantissimo verso la rinascita per cui stiamo lavorando”.