Saccardi: "Le proposte di Cucchi sono un vero pericolo per lo sviluppo"

Stefania Saccardi, candidata al Senato (Italia Viva)

Stefania Saccardi (Italia Viva)

Stefania Saccardi (Italia Viva)

Firenze, 23 settembre 2022 - Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, esponente di Italia Viva e candidata al Senato nel collegio di Firenze, nella sfida con Ilaria Cucchi (Sinistra italiana nella coalizione del centrosinistra dem).

Dopo il 25 settembre cambierà il rapporto tra Pd e Iv in Regione?

"Non credo; siamo insieme in base a un programma condiviso e non ci siamo candidati dicendo che subito dopo ognuno avrebbe fatto la propria strada come attualmente stanno facendo Pd e Sinistra. Le mie posizioni sono molto più vicine al programma Giani di quanto lo siano quelle di alcuni candidati del Pd".

Molti dicono che avrà un buon successo nella sfida con Ilaria Cucchi. Ci crede?

"Le sensazioni sono positive. I fiorentini mi conoscono, le posizioni di Cucchi hanno lasciato perplessi molti elettori. Rispetto la storia di Cucchi ma le sue proposte rappresentano un pericolo per lo sviluppo di Firenze".

Il primo impegno in Parlamento del suo partito pro Toscana?

"L’impegno non sarà su un provvedimento ma su un atteggiamento: c’è bisogno di non interrompere il cammino intrapreso dal governo Draghi. Ovviamente per quanto mi riguarda sarò chiamata a rappresentare le esigenze del territorio fiorentino: dall’aeroporto a un sistema efficiente di smaltimento rifiuti, dalle infrastrutture ai provvedimenti per sostenere le aziende e favorire l’occupazione. C’è molto da fare, Firenze è frenata da tempo dai sostenitori dell’immobilismo".

Infrastrutture toscane, la priorità da portare a termine?

"Ribadisco: aeroporto di Firenze, ma anche il rigassificatore di Piombino, la Tirrenica e l’adeguamento di due arterie fondamentali come la Firenze-Pisa-Livorno e la Firenze-Siena".

Favorevole alla multiutility dei servizi pubblici?

"Decisamente sì, è arrivato il tempo di abbandonare la logica dei campanili, la Toscana merita di avere strumenti adeguati per vincere sfide decisive".

Duecentomila toscani beneficiati dal reddito di cittadinanza. Provvedimento da cambiare?

"No. Da cancellare. La filosofia che lo anima è sbagliata: dobbiamo creare posti di lavoro e non alimentare un assistenzialismo".

L.C.