Smog, Arpat: “Da gennaio, in Toscana più sforamenti da Pm10”

La giornata peggiore per l’aria che respiriamo? E’ stata il 10 febbraio

Firenze, smog (Edoardo Abruzzese/NewPressPhoto)

Firenze, smog (Edoardo Abruzzese/NewPressPhoto)

Firenze, 21 febbraio 2024 – Brutte notizie riguardo alla qualità dell'aria. In Toscana, da metà gennaio a inizio di febbraio, è stato rilevato un aumento dei valori giornalieri di Pm10 e sono stati evidenziati numerosi superamenti del valore limite giornaliero di 50 µg/m3 in tutta la regione, eccetto le stazioni in area rurale. È quanto fa sapere l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) riguardo alla qualità dell'aria nella regione.

Arpat evidenzia in particolare un episodio di superamento del valore limite, avvenuto il 10 febbraio, attribuibile, si spiega, a eventi di trasporto di polveri naturali. Anche in questi giorni Arpat registra un leggero aumento dei valori di Pm10 con sporadici superamenti del limite. «Anche in Toscana si sono registrati sforamenti dei limiti delle Pm10 fissati dalla normativa - commenta l'assessore regionale all'ambiente, Monia Monni - complice anche un febbraio con effetti estremi di alta pressione, assenza di precipitazione, venti molto deboli o assenti, effetto evidente della crisi climatica. Questo ci dà ulteriore conferma della necessità di portare avanti con convinzione le azioni che la Regione ha messo in campo in questi anni e che stanno già producendo effetti positivi». Monni ricorda, infatti, che «è proprio grazie a queste azioni che alcune aree, come l'agglomerato di Firenze, la piana Prato-Pistoia, il Valdarno superiore, la media valle del Serchio, non fanno più parte di quelle considerate critiche per la qualità della vita».