Elettra Gullè
Cronaca

Scuola, Cgil: “In cattedra ancora troppi precari. Il 15? Non tutti i prof saranno al loro posto”

A pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, l’Flc-Cgil traccia un bilancio poco rassicurante: “Ancora troppi problemi irrisolti: collaboratori insufficienti, classi pollaio e pochissimi docenti specializzati sul sostegno”

Studenti a scuola

Studenti a scuola

Firenze, 8 settembre 2023 – Una scuola che si regge ancora sul precariato e che, secondo la Cgil, rischia di aprire, il 15 settembre, senza che tutti i docenti siano al loro posto. Nulla di nuovo sotto il sole, viene da dire. Anno scolastico nuovo: problemi annosi. Sono in tutto 68mila i docenti pronti a tornare in cattedra nella nostra regione. 13mila se stringiamo il cerchio al solo territorio fiorentino. Il 35-40% dei docenti è composto da precari. Percentuale che sfiora il 60% se guardiamo al sostegno.

“I più fragili, che avrebbero particolarmente bisogno della continuità didattica, sono i più penalizzati”, puntano il dito Pasquale Cuomo, segretario regionale Flc-Cgil, Emanuele Rossi, segretario fiorentino e Lucia Bagnoli, segretaria Flc-Cgil Pistoia. Sintetizzando, i nodi principali del mondo della scuola si possono riassumere così: troppi supplenti, assistenti tecnici amministrativi e collaboratori scolastici insufficienti, mancanza di prof di sostegno specializzati.

Se entro il 31 agosto le immissioni in ruolo sono state 3800, ad oggi i precari nominati nella nostra regione sono 14.146. Dicevamo che, in questo caso, “la parte del leone è svolta dai docenti di sostegno: 8236 gli incarichi dati, pari al 58% del totale”.

Calano gli studenti (- 5481 ci dicono le iscrizioni), ma aumentano i ragazzi certificati. Ed il fenomeno delle “classi pollaio persiste, dato che avremo sempre classi anche di 31 alunni alle superiori”. La causa? “Il taglio dei posti - accusano i sindacati -. Una vera occasione persa, dato che il calo demografico avrebbe potuto rappresentare l’occasione per creare finalmente classi più piccole”.

Altra questione che si trascina da anni riguarda gli Ata, assistenti tecnici amministrativi. “In Toscana - dice Cuomo, - sono state fatte solo 707 assunzioni. Ed i posti in più concessi sono solo 928, perchè al solito l’Usr della nostra regione è avaro nel concedere l’organico aggiuntivo”. Pensare, fanno due conti dal sindacato, “che per far funzionare al meglio le nostre scuole la Toscana avrebbe bisogno di 2mila Ata in più”. “Chiediamo formalmente di capire i criteri in base ai quali in via Mannelli non si sono prese in considerazione le richieste dei dirigenti scolastici”, accusa Cuomo.

Visti i tanti problemi in cui al solito si ritrova impantanata la scuola, la Cgil sarà in piazza a Roma il prossimo 7 ottobre. Su tutto, infatti, aleggia lo spettro del dimensionamento, ovvero dell’accorpamento, a partire dal prossimo anno scolastico, di 15 istituti. “In questo caso - la fosca previsione, - chiuderanno una serie di plessi e verranno colpite quelle zone interne in cui il problema dell’abbandono scolastico è già molto evidente”. In Toscana (dati 2011), il tasso di abbandono è dell’11,1%, contro una media europea del 9,7.