Scuola, la carta docente da 500 euro spetta anche ai supplenti

Lo stabilisce una sentenza del tribunale di Firenze su ricorso di Unicobas Scuola

Carta docente anche ai supplenti

Carta docente anche ai supplenti

Firenze, 12 ottobre 2023 – Anche i supplenti cosiddetti annuali, ovvero che fanno supplenze fino al 30 giugno o al 1 agosto, hanno diritto alla carta docente e quindi al pagamento di 500 euro l'anno quale contributo alla formazione. A stabilirlo il tribunale di Firenze con sentenza del 5 ottobre 2023, che ha dato ragione al ricorso promosso dalla segreteria regionale toscana dell'Unicobas Scuola e presentato dall'avvocato Claudio Altini. Il ricorso chiedeva il riconoscimento delle ultime cinque annualità con supplenze al 30 giugno a partire dall'anno 2018-2019 (in quanto le precedenti sono andate in prescrizione). Il tribunale ha perciò condannato il ministero dell'Istruzione a riconoscere la carta docente di 500 euro per ciascun anno scolastico e a rifondere le spese legali di 650 euro.

“Questa sentenza – spiega Unicobas Scuola Toscana in una nota – è importante perché il governo Meloni, all’interno del decreto “Salva-infrazioni”, poi diventato legge, si è limitato ad allargare la carta da 500 euro annui solo ai precari che per l’anno scolastico in corso hanno sottoscritto un contratto con scadenza 31 agosto 2024 e ha completamente disconosciuto i supplenti al 30 giugno con la scusa della artificiosa distinzione tra organico di diritto (posti vacanti) e organico di fatto (posti momentaneamente disponibili)”. Con questa sentenza alle 200mila supplenze annuali dovrà essere invece assegnata in automatico la carta docente, “sia su posto vacante ma anche con titolare che per vari motivi sarà assente per l’intera annualità”. Ciò perché “la durata delle supplenze al 30 giugno è tale da far ritenere sussistente la medesima esigenza di formazione e aggiornamento di quelle al 31 agosto”.

Unicobas continuerà a promuovere i ricorsi per accedere al bonus docente, sia per i supplenti al 31 agosto che per quelli al 30 giugno. “Nei prossimi giorni – conclude il sindacato - sono attese numerose sentenze presentate in altre province della Toscana”.