L’ufficio igiene pubblica dell’Asl scrive ai genitori degli studenti di una classe del liceo scientifico Coluccio Salutati raccomandando di seguire alcune precauzioni per un presunto caso di scabbia registrato nella classe lo scorso 5 ottobre. Dal liceo Salutati fanno sapere di essersi attenuti a tutte le prescrizioni dell’ufficio di igiene pubblica e che il clima nella scuola è sereno.
"La scabbia si trasmette per contatto diretto della pelle della persona malata – afferma l’azienda sanitaria in una comunicazione ufficiale circolata sui social – o, più raramente, con i suoi indumenti e la sua biancheria. Il periodo di incubazione varia da due a sei settimane prima che si manifestino le lesioni. Per le persone che sono state a contratto stretto con il malato è indicata un’osservazione accurata per un periodo di almeno un mese. Nel caso si manifestino sintomi riferibili alla scabbia (lesioni della pelle e prurito) è necessaria una visita medica. La trasmissione in ambito scolastico è rara, tuttavia si raccomanda di segnalare al proprio medico la presenza di lesioni della pelle o pruriti (in particolare alle mani e ai polsi)".
La scabbia è una malattia della pelle causata da un piccolo parassita, un acaro che causa un intenso prurito. Si tratta di un disturbo contagioso che può diffondersi in modo molto rapido, ma che può essere risolto altrettanto rapidamente. Gli esperti consigliano di curare tutte le persone che potrebbero essere state contagiate dal parassita. Il contagio avviene per contatto fisico diretto o attraverso oggetti personali come le lenzuola o i vestiti. A causare la scabbia è lo Sarcoptesscabiei, un acaro a 8 zampe dalle dimensioni microscopiche. Fra le zone del corpo più colpite sono inclusi gli spazi fra le dita, le ascelle, il girovita, l’interno del polso. Nel caso dei bambini le zone più colpite sono il cuoio capelluto, il volto, il collo, il palmo delle mani e la pianta dei piedi.
Daniele Bernardini