GABRIELE MASIERO
Cronaca

Marina di Pisa respira: primo carico di massi per la nuova scogliera

Conclusa l’operazione di ripristino della “cella 1” delle dighe devastate dalla disastrosa mareggiata di novembre. Il piano prevede il riposizionamento di 15mila tonnellate di scogli

La scogliera

Marina di Pisa (Pisa), 20 febbraio 2024 – Si è concluso ieri pomeriggio a Marina di Pisa il primo intervento di ripristino della cella 1 delle dighe danneggiate dalla mareggiata di novembre. Sono state riposizionate circa 2500 tonnellate di massi e tra domenica pomeriggio e la giornata di ieri si è lavorato alla cella che si trova davanti alla spiaggia di via Tullio Crosio. La motonave è poi ripartita nel pomeriggio per rientrare a Piombino per eseguire un nuovo carico. Il cronoprogramma dei lavori, che prevedono di ripristinare le dighe danneggiate con il posizionamento di circa 15 mila tonnellate di massi, prevede almeno altri 5 viaggi per trasferire in loco, ogni volta, 2500 tonnellate di materiale destinato ai rafforzare le dighe soffolte quasi spazzate via dalla mareggiata del 2 novembre scorso quando il mare raggiunse il centro abito della frazione balneare pisana provocando milioni di euro di anni a imprese e famiglie (la Confcommercio di Pisa ha infatti stimato in 3 milioni di euro solo i danni subiti dalle imprese).

L’intervento rientra nel progetto di somma urgenza deciso dalla Regione e che il presidente Eugenio Giani sta seguendo personalmente. La motonave aveva già posizionato un po’ di materiale circa due mesi fa, prima di fermarsi per essere revisionata, ma soprattutto perché durante quell’intervento diretto dal genio civile ci si rese conto che i massi utilizzati in quella circostanza erano troppo piccoli rispetto alle reali necessità e si è dovuto ordinarne di molto più grandi per essere più idonei alla difesa del litorale marinese. La Regione spenderà complessivamente 1,4 milioni di euro per portare a termine i lavori di ripristino che dovranno essere completati entro il 30 aprile: serviranno, dunque, almeno altri 4-5 viaggi. Il prossimo era previsto per giovedì ma è stato annullato perché è un’attesa una perturbazione che non consentirebbe di operare in sicurezza. La chiatta tornerà dunque entro i prossimi 10 giorni quando le condizioni meteomarine lo permetteranno.

Una volta ripristinate le celle danneggiate, tuttavia, Marina di Pisa, non potrà dirsi completamente salva. Perché l’intervento in corso è solo una "toppa" per fare fronte ai gravi danni subiti dalle difese idrauliche a novembre, quello risolutivo potrà essere progettato solo dopo gli approfondimenti del gruppo di lavoro dell’Università di Firenze, guidato dal professor Lorenzo Cappietti e le scelte conseguenti del genio civile. Lavori per i quali serviranno almeno 5 milioni di euro che la Regione ha già stanziato in Bilancio. La corsa contro il tempo è iniziata. L’obiettivo è infatti quello di mettere a punto il progetto risolutivo entro la fine dell’anno per restituire a Marina di Pisa, ai suoi residenti e alle sue attività produttive, la sicurezza perduta negli ultimi mesi proprio dalla furia del mare che si è inghiottito le difese idrauliche che proteggevano il centro abitato dalle mareggiate.