LISA CIARDI
Cronaca

L'esperto risponde: se c'è un moroso nel condominio va subito convocata l’assemblea

La lettera di un condomino: "Che cosa dobbiamo fare se uno di noi è indietro di due anni con i pagamenti?"

Quando si abita in un condominio la morosità di uno o più residenti è spesso un problema

Vivo in un grande condominio. Un condomino è «indietro» nel pagamento delle spese da circa due anni. L’amministratore non convoca un’assemblea da molto tempo e tutti noi (non morosi) paghiamo secondo l’ultimo prospetto approvato, poi vedremo se dovremo conguagliare a meno. Così non può continuare: che dobbiamo fare per far pagare chi è moroso, anche se per adesso funziona tutto, luce, acqua, gas e i vari impianti?

Lettera firmata, Pisa

Risponde l’esperto

Il primo vero problema da affrontare con urgenza è la mancata (benché obbligatoria) convocazione ordinaria annuale nel corso della quale l’amministratore dettaglia l’operato dell’anno trascorso per ottenere l’approvazione del bilancio consuntivo e proietta l’anno futuro, 
oggetto dell’approvando bilancio preventivo. I bilanci così approvati costituiscono 
giusto titolo per poter agire avverso i morosi (l’azione deve essere intentata entro 6 mesi dall’approvazione).

Nel vostro caso, occorre che l’amministratore convochi senza indugio l’assemblea e, 
in quella sede, renda conto del suo operato. Potete stimolare la convocazione utilizzando il dettato normativo dell’articolo 66 disposizioni di attuazione al Codice Civile che testualmente, in assoluta chiarezza che non merita interpretazione, cita: «L’assemblea (...) può essere convocata (...) quando ne è fatta richiesta da almeno due condomini che rappresentino un sesto del valore dell’edificio. Decorsi inutilmente dieci giorni dalla richiesta, i detti condomini possono provvedere direttamente alla convocazione».

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