
L’attrice Serena Rossi, il prossimo 10 agosto alla Versiliana con lo show “SereNata a Napoli“
Salvadori obiettivo, centrato, è quello di dedicare alla sua città il primo spettacolo teatrale che ha ideato. E Serena Rossi ci riesce perfettamente in questo “SereNata a Napoli” che domenica sera 10 agosto sarà alla Versiliana di Marina di Pietrasanta. Serena nel suo fortunato tour iniziato a marzo e proseguito a furor di popolo anche in estate propone un viaggio dove i racconti e la musica sono stretti come amanti. Un caleidoscopio in cui si fondono musica, narrazione e leggenda con al centro la città più misteriosa del mondo. Uno spettacolo che molti hanno definito liberatorio e viscerale.
Serena, un lavoro a tutto tondo come i grandi sanno fare... "Napoli è una sirena, Partenope, che si lasciò morire per non essere riuscita ad incantare Ulisse. Una creatura mitologica che rinuncia alla vita per un amore mortale. Napoli è nata sotto il segno della musica e le dedico una serenata che piace ai partenopei che riscoprono brani e situazioni forse un po’ dimenticate e al resto degli italiani che imparano a conoscere ancora di più questa città. Facendo rivivere le voci dei vicoli, intrecciando racconti e melodie che fanno parte di storia e mistero".
Si tratta di un omaggio di cuore alla città e non un excursus sulla carriera di Serena Rossi, quindi. "Sinceramente sento che sia ancora troppo presto realizzare uno spettacolo su me stessa. Un po’ per pudore, un po’ perché sono una persona umile che vuole sempre imparare. Ecco la scelta di parlare di Napoli strizzando l’occhio alla tradizione e alla modernità. Per andare avanti bisogna sempre guardare al passato".
E’ un tour estivo importante, di grande successo, su e giù per l’Italia che significa un’estate di grande impegno lavorativo per te. "Non ho voluto date dall’11 al 22 agosto quando stacco il telefono e mi ritiro con la mia famiglia a Teulada in Sardegna per riposarmi e ricaricarmi. Fino a quel giorno posso assicurare che non mi risparmio. Ma sono felice così. Vedo a questo spettacolo un pubblico eterogeneo e con tanti giovani. Fare divertire la gente che è in ferie mi gratifica".
Già, ma per Serena Rossi quest’estate 2025 che sapore ha? "Vedo un ritorno a quelle ferie un po’ vintage, rituali ma rilassanti. Recentemente sono stata in Molise dove andavo da bambina ospite dei miei nonni e tutto era ed è ancora lento. Poi andavo nella casa in multiproprietà che la mia famiglia aveva sul Gargano. Non dico che stiamo tornando a una villeggiatura anni Novanta ma vedo con piacere che la gente ambisce a ferie più spirituali fatte di mare, riposo ma anche tanti eventi di spettacolo che sono cresciuti in modo consistente".
Come in Toscana dove i cartelloni si accavallano e la proposta è davvero variegata e di qualità "Questa è sempre stata una caratteristica della vostra regione ma la vedo emergere anche altrove. E riesce a soddisfare la richiesta di un pubblico che in estate vuole riflettere ma soprattutto rilassarsi. Il mio non è un show musicale come i tanti che ci sono in questa estate 2025. E’ uno spettacolo teatrale con tanta musica che va oltre gli stereotipi che caratterizzano molti concerti. Ci sono cantanti che hanno molte storie da raccontare ma non lo fanno, preferendo un’omologazione che rende tutto più piatto. Tutti noi artisti abbiamo un’unicità che va espressa".