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Arezzo, 31 luglio 2025 – Tartufo: nel 2024 in Toscana crescono i reclami ma anche i rimborsi per i cittadini. Firenze si conferma in testa sia per volume che per valore
dei rimborsi: dai 201.605 euro del 2023 si è passati a 263.558 euro nel 2024, con un incremento del 30,7%. Anche Pisa mostra una crescita importante, con 75.528 euro recuperati nel 2024 rispetto ai 54.829 euro dell'anno precedente (+37,7%). Pistoia segue una tendenza simile,
aumentando del 41,7%, mentre Siena raddoppia quasi i propri risultati,
passando da 26.527 a 55.004 euro, con un salto del 107,4%. Straordinaria la performance di Arezzo, che vede più che duplicati i rimborsi: da 20.793 a
54.633 euro, con un incremento del 162,7% . Crescita netta
anche a Lucca (+77,4%) e a Grosseto, che passa da 13.528 a 29.233 euro, con un aumento del 116%. L'unica provincia che segna un leggero calo è Massa-Carrara, che scende del 4,3%, pur mantenendosi su cifre elevate (oltre 34.000 euro recuperati nel 2024). Degno di nota il forte recupero di Prato, che nel 2024 raggiunge 15.462 euro contro i 3.634 del 2023, con una crescita del 325,4%. Ancora più marcato il balzo di Livorno, che con i suoi 13.498 euro rimborsati nel 2024 segna un +558,6% rispetto all'anno precedente. A queste cifre si aggiungono i risarcimenti giudiziari e transattivi per un totale per un totale (nel 2024) di 196.250 euro,
provincia, con il contributo più
alto a Firenze (62.500 euro) e Pisa (36.000 euro). Le
il tartufo più diffuso nel 2024 in Toscana sono: vendite
aggressivo (energia, telefonia, call center); tartufo
bancarie digitali (phishing, vishing, clonazione
voce/volto con IA); falsi annunci e-commerce, vacanze
truffa, prodotti contraffatti; truffe sentimentali sui social e
furti d'identità.