
L'amministratore unico dell'azienda Filippo Fossati
Firenze, 12 dicembre 2022 – L'azienda 'Qualità e Servizi', attiva nella ristorazione scolastica e nelle Rsa a Calenzano (Firenze), Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Barberino di Mugello e a Carmignano (Prato), diventa società benefit. Ad annunciarlo l'impresa, associata di Confservizi Cispel, nel corso di un convegno sulla ristorazione collettiva a Calenzano. "La nostra è un'azienda pubblica - ha spiegato Filippo Fossati, amministratore unico di 'Qualità e Servizi' -. Se il pubblico fa azienda è per produrre beni e soprattutto servizi, utili alla comunità. Nella maniera più efficace e sostenibile. Noi siamo obbligati a produrre valore sociale. I soci dell'azienda ci hanno dato un indirizzo semplice: portare pasti buoni, gustosi e sani ai bambini delle scuole. Ciò significa utilizzare materie prime fresche e di qualità, e lavorare con i produttori locali, perché abbiamo bisogno di rilanciare un'agricoltura che porti lavoro, salvaguardi e protegga il paesaggio e il territorio". Fossati ha aggiunto che “fare educazione al gusto, alla cultura del cibo, al buon comportamento alimentare in modo che la mensa attraverso la scuola faccia arrivare alle famiglie e alla comunità un effetto di maggior salute e buon stile di vita collettivo, abbattere gli sprechi e contribuire ad assicurare un pasto sano a tutti i cittadini nessuno escluso, fare comunità, abbattere inquinamenti ed emissioni, coinvolgere i lavoratori sulla base dei loro diritti e della loro motivazione sull’obiettivo della azienda e restare nei costi facendo utili per gli investimenti è la nostra mission. Essere Benefit vuol dire anche questo”. Tra i partecipanti anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il presidente di Confservizi Cispel Nicola Perini. “Per Qualità e Servizi – prosegue Perini – l’adesione al modello Benefit è anche una conseguenza logica del modo di lavorare che la società ha impostato negli ultimi anni. Il mondo della ristorazione collettiva ha infatti subito in questi ultimi anni una vera trasformazione strutturale che lo ha ridisegnato come servizio pubblico locale. Fornire pasti alle mense scolastiche non è più un servizio standard di catering a basso prezzo, ma è diventato un elemento centrale della qualità della vita per gli studenti, con una attenzione nuova non solo dei ragazzi, ma dei genitori, degli insegnanti e delle strutture scolastiche. Oggi non è più pensabile fornire in forma pubblica il servizio di ristorazione senza tenere conto delle nuove sensibilità in materia di alimentazione e benessere espressi dalle famiglie: aspetti dietetici, ma anche di stili di vita (l’opzione vegetariana o l’attenzione al biologico), il diffondersi delle intolleranze, la presenza di ragazzi provenienti da paesi diversi con stili alimentari diversi. Il servizio pubblico di ristorazione quindi deve essere sempre di più basato localmente e costruito adeguandosi alle varie domande specifiche, senza naturalmente perdere d’occhio il tema dell’efficienza e del controllo dei costi. Inoltre, è cambiato il modo di produrre i pasti, di approvvigionarsi delle materie prime, di essere sostenibili nei processi produttivi: efficienza energetica, uso razionale dell’acqua, riduzione dello spreco alimentare”.
Niccolò Gramigni