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Pronto Donna, nel 2025 finora si sono rivolte al Centro Antiviolenza 181 donne

Nel 2024 si sono rivolte in totale al centro Antiviolenza 435 donne, il 46% in più del 2023, confermando il trend in crescita degli ultimi anni delle richieste di aiuto

pronto donna

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Arezzpo, 7 marzo 2025 – In occasione della Giornata Internazionale della Donna Pronto Donna - Centro Antiviolenza organizza una conferenza stampa per condividere una prima analisi della raccolta dati fatta dall'Associazione. Inizia la conferenza stampa la Presidente Ursula Armstrong parlando delle novità del 2025: in primis la nuova sede del Centro Antiviolenza, che sarà inaugurata a maggio, che si articolerà in spazi diversi e dedicate alle esigenze e ai bisogni delle donne, come ad esempio una stanza dedicata ai colloqui di madri con bimbi piccoli, oppure una stanza attrezzata per la formazione la Pronta Accoglienza, una nuova struttura di ospitalità prevista nel programma Provinciale Antiviolenza dedicata alle donne che escono dall’emergenza in attesa di entrare in Casa Rifugio o in altre accoglienze l‘attività di sensibilizzazione nelle scuole, svolta sia in progetti ad hoc pensati dalla collaborazione fra gli istituti Scolastici e le operatrici del Centro Antiviolenza, che la partecipazione al progetto Edulist - “Educare Liberi da Stereotipi” finanziato da Regione Toscana attraverso risorse FSE+ 2021-2027 e coordinato dalla Provincia di Arezzo, rappresentata oggi qui dalla dr.sa Tiziana Innocenti l’implementazione della Biblioteca di genere del Centro Antiviolenza grazie alla collaborazione con il Comune di Arezzo - Assessorato Immigrazione e politiche di integrazione, Pari Opportunità, rappresentato oggi qui dalla Dr.sa Valentina Prestigiacomo la partenza del nuovo corso di formazione per operatrici attiviste di Centro Antiviolenza a cui possono partecipare donne sia interessate a fare volontariato sia a lavorare con l’Associazione. L’incremento degli interventi dell’Associazione è la risposta che diamo al riscontro di un fenomeno che sempre più emerge ed emerge nella sua complessità. Dall’osservatorio del Centro Antiviolenza emergono infatti dei dati che confermano un trend in aumento. La Direttrice dell’Associazione Pronto Donna, Elisa Serafini, presenta le prime analisi statistiche. Nel 2025 finora si sono rivolte al Centro Antiviolenza 181 donne, mentre erano 170 alla stessa data del 2023. Nel 2024 si sono rivolte in totale al centro Antiviolenza 435 donne, il 46% in più del 2023, confermando il trend in crescita degli ultimi anni delle richieste di aiuto. Nel 36% dei casi sono arrivate al Cav in modo autonomo, il che potrebbe indicare sia che il Centro Antiviolenza è divenuto un riferimento per il territorio, sia che le donne sono riuscite in modo autonomo a riconoscere il proprio bisogno e quindi chiedere aiuto. Dai dati emerge anche l’aumento del range di età delle donne che chiedono aiuto, la più giovane ha 18 anni, la più grande 80, distribuendosi principalmente (62%) nella fascia centrale (dai 31 ai 50 anni). Si riscontra anche nel 2024, in linea con gli anni precedenti, che la netta maggioranza delle donne abbia la cittadinanza italiana (64%) e subisca violenza da parte di un partner o ex partner (90%). Dobbiamo ricordarci anche dei figli e delle figlie delle donne che subiscono violenza, che spesso sono minori che assistono a queste violenze, se non le subiscono anche direttamente; accanto alle 435 donne sappiamo che ci sono 313 minori. I percorsi di uscita dalla violenza sono percorsi lunghi, che spesso richiedono diversi colloqui e consulenze presso il Centro Antiviolenza, gli accessi in emergenza, 36 nel 2024, rappresentano solo l’1% del totale, in linea con le annualità precedenti. Le strutture di ospitalità sono articolate in base al livello di protezione e vanno dall’emergenza, alla Pronta Accoglienza, alla Casa Rifugio, alla Seconda Accoglienza. Angela Greppi, coordinatrice dell’ospitalità presenta i dati del 2024 delle strutture di ospitalità dell'Associazione Pronto Donna Nel 2024 abbiamo attivato, nelle nostre strutture, 16 percorsi di ospitalità che hanno riguardato 11 donne, di cui 7 sole e 4 con minori (6 minori in totale). Anche nel 2024 troviamo riscontro di quanto emerso nel 2023: un aumento delle situazioni di accoglienza in ospitalità di donne sole, perché madri di figli/e grandi e autonomi o perché non hanno avuto figli/e. Alcune hanno usufruito solo della Casa Rifugio, altre hanno proseguito il percorso nelle Case di Seconda Accoglienza. In totale l’Associazione ha offerto alle ospiti 2413 giorni di accoglienza in ospitalità.