Professoressa picchiata a sangue. E’ caccia al padre di uno studente

Terni: brutale aggressione a una vicepreside (e assessore) mentre fa jogging. I pugni e lo spintone nel dirupo

I carabinieri indagano sul pestaggio subìto dalla vicepreside-assessore di Guardea

I carabinieri indagano sul pestaggio subìto dalla vicepreside-assessore di Guardea

Guardea (Terni), 13 gennaio 2022 - "Come sto? Mi sento un morto sulla bara. Comunque via... oggi muovo di nuovo il collo". A parlare è Stefania Turreni, 47 anni, insegnante, vicepreside, assessore comunale alla scuola, e vittima, domenica mattina, di una brutale aggressione mentre correva lungo la strada che conduce alla frazione di Tenaglie, nel comune di Montecchio. Un percorso particolarmente frequentato da camminatori e podisti.

La vicepreside è tornata a casa, dopo alcuni giorni passati in ospedale."Ho riconosciuto chi mi ha aggredito – continua l’assessore Turreni –, l’ho riferito ai carabinieri che mi hanno ascoltata in ospedale. Diciamo che è una persona riconducibile alla mia attività professionale. Ma non voglio dire niente di più, ci sono in mezzo dei minori da tutelare". Insomma, sarebbe un papà. "Tengo però a specificare – continua – che con questa persona ho avuto interlocuzioni solo nel mio ruolo istituzionale di vicepreside, con protocolli formali e nell’ambito delle convocazioni che la scuola fa alle famiglie. Che aggiungere di quei momenti? E’ andata bene".

L’aggressione sarebbe stata fulminea, improvvisa e casuale, con la donna presa a pugni e spinta nel dirupo, quindi le mani sul collo e un tentativo di strangolamento, interrotto a quanto pare dal sopraggiungere di un’auto. "Al di là di ecchimosi e lividi, ho una prognosi di guarigione di 30 giorni e la tiroide lacerata – continua la vicepreside –, ma come detto oggi muovo il collo e mi sto riprendendo. Una cosa devo aggiungere. Purtroppo anche questo episodio rientra in un attacco ormai costante e quotidiano alle donne e alle istituzioni, soprattutto all’istituzione scolastica. E questo per me è veramente insopportabile. L’impegno scolastico sta diventando ingestibile". Bocche cucite dei carabinieri, che hanno sequestrato il cellulare della donna, impugnato e gettato via dall’aggressore. Si cercano evidentemente impronte digitali per chiudere il cerchio delle indagini. Sono attesi provvedimenti a breve, già dalle prossime ore.

"Un fatto gravissimo – commenta il sindaco Giampiero Lattanzi –, estraneo alla nostra comunità. La strada in cui si è consumata la brutale e vile aggressione è molto frequentata e ovviamente l’episodio ha destato grande preoccupazione nella popolazione. Stefania ha incontrato casualmente l’aggressore, che non solo l’ha presa a pugni ma l’ha spinta in un dirupo e le ha stretto le mani sul collo. Per fortuna sarebbe transitata un’auto che lo ha fatto desistere. Quindi lei ha recuperato la sede stradale e chiesto aiuto". Movente? I carabinieri procedono a 360 gradi. "Le indagini non sono compito mio – conclude il sindaco –. Certo è che quella del contesto scolastico è un’ipotesi plausibile".