Traghetto urta il molo a Portoferraio, paura a bordo: "Un boato e siamo caduti a terra"

Isola d'Elba, il racconto di una passeggera dopo l'incidente: "Ho battuto testa e ginocchia. Molte auto tamponate"

Il traghetto che ha urtato la banchina a Portoferraio e l'automedica a bordo

Il traghetto che ha urtato la banchina a Portoferraio e l'automedica a bordo

Portoferraio (Livorno), 30 gennaio 2023 - "Un boato improvviso e siamo tutti caduti a terra". Sono le ore 20 di domenica 29 gennaio. L.M., partita da Piombino alle 19, sta per sbarcare a Portoferraio. È sorpresa, perché diversamente dal solito, il traghetto sul quale si trovava, di ritorno dalle vacanze insieme al marito e al figlio, è arrivato in poco tempo all'Isola d'Elba. Un'oretta scarsa. Solitamente ci vogliono tra i 75 e i 90 minuti. Invece questa volta, alle 20, la nave era già entrata in porto. "Noi eravamo già nel garage - racconta la passeggera che abita all'Isola d'Elba - Per fortuna non mi trovavo sulla scala che collega il salone al piano inferiore. Ero già giù, con mio marito e mio figlio pronti a salire in auto e scendere dal traghetto". Quando all'improvviso...

Un boato. "Sono caduta tra due auto - continua a raccontare la passeggera -. Ho battuto testa e ginocchia. Mio marito per fortuna aveva già fatto salire in auto mio figlio di 4 anni e gli aveva già messo la cintura di sicurezza. Il piccolo non si è fatto nulla, mio marito ha battuto la testa contro la nostra auto". Come loro, anche tanti altri dei 128 passeggeri a bordo del traghetto Oglasa della Toremar. "Ci siamo guardati attorno per cercare di capire cosa fosse successo. Molte auto si erano tamponate a vicenda. Dopo qualche attimo di confusione, avevamo capito che il traghetto era andato a sbattere contro il molo". 

Dopo circa una decina di minuti un membro dell'equipaggio è andato a controllare le condizioni di salute della famiglia. "Mi ha chiesto se ero ferita e mi ha detto che stavano arrivando i soccorsi", racconta ancora la passeggera. E in effetti la capitaneria è riuscita a far convergere in poco tempo i soccorsi del 118. "Dopo che siamo scesi dalla nave, ci siamo accertati di non avere niente di grave e siamo tornati verso casa. Al porto c'erano i proprietari delle auto danneggiate in attesa di notizie e di denunciare quanto accaduto". 

Il bilancio dell'incidente a Portoferraio è di tre feriti portati in ospedale: due passeggeri e un cuoco di bordo. In base a quanto ricostruito finora, lo schianto del traghetto è avvenuto per un guasto tecnico all'apparato comandi capitato in fase di ormeggio. Il comandante ha contenuto i danni ordinando subito una manovra di emergenza. In particolare, ha ordinato alla sala macchine l'immediata marcia indietro e alla plancia il calo delle due ancore di prua. La manovra è stata provvidenziale, perché ha permesso di limitare l'impatto contro la banchina. Risulta danneggiato infatti solo il bulbo della nave, nella parte immersa. Intanto, la capitaneria di Portoferraio ha ordinato il fermo del traghetto per gli accertamenti tecnici necessari. E alcuni ispettori, esperti in sicurezza della navigazione, sono saliti a bordo ieri sera per una prima verifica.