
Uno dei pannelli della mostra in corso a Palazzo Blu di Pisa e che celebra la figura del fisico Bruno Pontecorvo, uno dei più grandi del XX secolo
La scienza è protagonista di una mostra in corso a Palazzo Blu, sui Lungarni di Pisa. La figura di uno dei più grandi rappresentanti della fisica diventa arte nell’esposizione "Bruno Pontecorvo. Da Pisa a Mosca, un viaggio tra storia e scienza", aperta al pubblico fino al 9 febbraio 2025.
L’evento, realizzato grazie al contributo di Fondazione Pisa, è a cura di Marco Maria Massai e Gloria Spandre, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del Dipartimento di Fisica ‘E. Fermi’ dell’Università di Pisa, entrambi presenti all’inaugurazione che si è tenuta qualche giorno fa, insieme al presidente di Fondazione Pisa, Stefano Del Corso, di Stefano Bracci Torsi, presidente di Palazzo Blu, del professor Paolo Spagnolo, direttore Infn sezione Pisa, e Rino Castaldi, già direttore Infn.
Bruno Pontecorvo è, infatti, famoso per le sue geniali intuizioni e scoperte nel campo della fisica fondamentale: la sua teoria sulle oscillazioni del neutrino rappresenta una pietra miliare nella storia e nell’evoluzione della scienza, nella quale ancora oggi questa branca della disciplina trova ispirazione per nuovi sviluppi e nuove scoperte. Una figura fondamentale per il progresso scientifico, quindi, fino al giorno della sua morte, il 24 settembre del 1993, a Dubna, in Russia.
"È un personaggio che è stato un grandissimo scienziato – ha affermato Bracci Torsi – conosciuto ancora di più per le sue vicissitudini biografiche, dovute al periodo storico che stava vivendo. Il suo legame con Pisa è fondamentale per ricostruirne la figura".
Il fisico, infatti, nacque a Marina di Pisa il 23 agosto del 1913 in un’importante famiglia di industriali tessili di origine romana e appartenente alla comunità ebraica della città. Iniziati gli studi di ingegneria a Pisa, al terzo anno si trasferisce a Roma su consiglio del fratello maggiore Guido, che conosce Enrico Fermi e i suoi successi nel campo della fisica.
"La mostra prende spunto da una vicenda personale – ha spiegato Massai – ripercorrendo nelle varie sale il percorso articolato di un fisico pisano che decide di andare a Roma, poi Parigi, e nel periodo della guerra negli Stati Uniti, e infine in Russia, con l’obiettivo di equilibrare le conoscenze nucleari delle due parti del mondo".
Grazie al recente ritrovamento di alcuni suoi quaderni di laboratorio dei primi anni ‘50, sappiamo che Pontecorvo ha iniziato a lavorare a Dubna, nel nuovo centro di ricerca nucleare, dal novembre 1950, allla comprensione dei meccanismi di interazione delle particelle. All’indagine in fisica subnucleare ha dedicato i tre decenni di vita in Urss.
La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19, il sabato, la domenica e nei festivi dalle 10 alle 20. Per info palazzoblu.it.
Alessandra Alderigi