NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Olio, produzione in calo ma la qualità è salva

Il Consorzio di Tutela Igp: “Stima migliore rispetto allo scenario europeo”

Incertezza per l'olio toscano

Incertezza per l'olio toscano

Firenze, 25 settembre 2023 – Dalle piogge di maggio che hanno bloccato l'impollinazione alla conseguenza che sui rami sono cresciute meno olive. Senza considerare eventi estremi, come siccità o dall'altro lato le numerose grandinate. Così la campagna olivicola è complicata e incerta per l'olio extravergine toscano. A fornire una prima previsione è il Consorzio di Tutela dell'Olio Extravergine Toscano Igp che si attende una flessione del 20%-25% della produzione a fronte di parametri qualitativi molto alti per il più pregiato ed esportato Evo a denominazione d'Italia. La produzione di olio certificato si era attestata lo scorso anno intorno a 27 mila quintali. Dal Consorzio spiegano che è "una stima migliore rispetto a quella dello scenario europeo e di molti dei nostri principali competitor come la Spagna, Tunisia e Grecia". "E' una stagione tra luci ed ombre. Gli ingredienti per una campagna olivicola molto generosa c'erano tutti - sottolinea Fabrizio Filippi, presidente del Consorzio Tutela dell'Olio Extravergine Toscano Igp -. L'ottima fioritura di aprile aveva creato le condizioni giuste salvo poi scontrarsi con le piogge abbondanti ed insistenti di maggio e giugno che se da un lato hanno ricaricato le riserve idriche dei terreni, dall'altro non hanno agevolato una impollinazione anemofila omogenea e capillare con il passaggio da fiore e frutto che è stato in molte aree anche molto deficitario. Poi è arrivato il caldo torrido e persistente di luglio ed agosto che ha provocato ulteriore stress alle piante Ci sono fasce di territorio che sono cariche, nella zona costiera, e fasce meno. L'unica certezza che abbiamo è che sarà un'annata di qualità".