Gli studenti odiano la matematica, la colpa è del sistema scolastico

Gli studenti definiscono la materia come oscura, troppo astratta, inutile al di fuori della scuola e piena di regole da imparare a memoria.

Studenti sui banchi (foto imagoeconomia)

Studenti sui banchi (foto imagoeconomia)

Roma, 23 marzo 2023 –  Nel convegno organizzato dall’Accademia dei Lincei sull’insegnamento della matematica, è emerso che molti studenti, nel corso dei loro studi, sviluppano un’avversione nei confronti di questa materia a causa del sistema scolastico e dei professori.

“Investire nell'insegnamento ha un costo molto alto in termini economici e di responsabilità, ma porta ad un guadagno enorme.” – spiega Samuele Antonini, professore dell'Università di Firenze, durante il convegno – “Evitare questo costo oggi porterebbe poi ad una perdita ancora più alta domani”.

"A volte l'insegnamento si riduce a una pratica di esercizi ripetitivi, che porta solo ad una conoscenza procedurale", conclude Antonini.  Le cause dell'odio che tanti studenti provano nei confronti della matematica sono stati presentati da Rosetta Zan, dell'associazione italiana di ricerca in didattica della Matematica, attraverso molti temi svolti dagli alunni, dalle elementari alle superiori, dove la definiscono oscura, troppo astratta, inutile al di fuori della scuola e piena di regole da imparare a memoria.

I ragazzi vedono la materia “in maniera procedurale e non concettuale – afferma Rosetta Zan –. C'è una rinuncia a ragionare e l'utilità della matematica viene identificata solo con l'immediata spendibilità delle conoscenze apprese”. Infine, sono presenti problematiche legate ai sistemi di valutazione: “La valutazione è riduttiva e va a condizionare l'attività didattica semplificando troppo la complessità che richiede questa materia”, spiega Zan.