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Arezzo è una città sicura? Confronto aperto il 24 maggio organizzato da “Tra Tevere e Arno”

«Cittadini invitati a fare segnalazioni, denunce, valutazioni, suggerimenti di proposte operative scrivendo a [email protected], o con un whatsapp al n. 3532106511»

Arezzo, 13 maggio 2025 – Arezzo è una città sicura? Confronto aperto il 24 maggio organizzato da “Tra Tevere e Arno”.

Cittadini invitati a fare segnalazioni, denunce, valutazioni, suggerimenti di proposte operative scrivendo a [email protected], o con un whatsapp al n. 3532106511

Ma Arezzo è una città sicura? La domanda da anni è sulla bocca di tutti. Alcuni hanno già risposte preconfezionate. Altri si domandano se bisogna accontentarsi o meno del fatto che le autorità evidenzino come altre città (quelle più grandi) sono molto meno sicure di Arezzo. Altri ancora sostengono che non ci sarà modo di modificare la situazione perché sono troppi i fattori che comportano l'insicurezza diffusa rispetto al passato.

L’associazione culturale “Tra Tevere e Arno” ha affrontato più volte questo complesso argomento negli ultimi 5 anni nell’ambito delle centinaia di lezioni-confronto tenute nelle quarte e quinte classi delle scuole superiori di Arezzo e Provincia. Affrontando senza filtri in quelle occasioni questo tema con la partecipazione di professionisti del settore, soggetti istituzionali o non, giuristi, educatori, parlamentari e amministratori.

“L’Associazione, su questo come su altri temi – sostiene il presidente Stefano Tenti – ha deciso di mettere a frutto questo patrimonio raccolto durante gli incontri con ragazze e ragazzi delle ultime classi delle scuole superiori (dai 16 ai 18 anni) che spesso sono chiamati in causa in termini di sicurezza e decoro. Sono stati proprio molti di loro i testimoni di come il problema sicurezza sia sentito fra coetanei, ma molto anche nelle loro famiglie. Una lettura – prosegue Tenti – che viene dal basso, dai cittadini, e non come troppo spesso accade, solo da chi la tratta dal punto di vista istituzionale, politico o professionale”.

Il prossimo 24 maggio, a partire dalle ore 9,30, nella Sala dei Grandi della Provincia, si terrà un incontro con la presentazione dei temi sollevati dagli studenti. Dando spazio anche alle soluzioni che loro hanno suggerito e proposto, raramente appiattite sui giudizi ritenuti semplicistici e di propaganda di gran parte delle forze politiche.

“Tra Tevere e Arno” intende così fornire una visione ampia del problema sicurezza, proponendo un approccio scientifico, ma anche sociale, basato sul principio che se l’uso della forza spetta allo Stato, l’aspetto sociale è competenza delle amministrazioni civiche, e la partecipazione è un diritto-dovere di tutti i cittadini.

L’incontro è aperto a tutti. Ascolteremo i saluti delle autorità e poi una serie di interventi qualificati: dal provveditore agli studi, al comandante della Polizia locale, dal Procuratore generale della corte di Appello di Ancona al Garante toscano dei detenuti, al sindaco di Ercolano, città “difficile” che ha adottato politiche moderne su questo tema. Poi spazio al rappresentante degli orafi, categoria colpita dai furti, cosi come lo sono le famiglie derubate nelle proprie case. Quindi i rappresentanti di alcuni comitati nati nella nostra città, che chiuderanno gli interventi.

“Siamo convinti che la garanzia di sicurezza, sia reale che percepita, è il fondamento della vita democratica, perché la paura e l’incertezza colpiscono soprattutto i soggetti più fragili. E così come abbiamo raccolto materiale negli incontri con gli studenti – informa Stefano Tenti che nel trarre le conclusioni del convegno offrirà una serie di proposte operative elaborate per affrontare il tema sicurezza – vogliamo continuare a raccogliere direttamente dai cittadini segnalazioni, denunce di situazioni sia note che ignote, valutazioni, suggerimenti di proposte operative. Per farlo c’è tempo fino al 24 maggio scrivendo una mail a [email protected], oppure inviando un whatsapp al n. 3532106511”.