
Scandicci, 5 febbraio 2021 - Proseguono le indagini sull’incendio che ha determinato la morte di Antonio Spani. L’88enne ha perso la vita il 27 gennaio tra le fiamme divampate nella camera da letto del suo appartamento all’ultimo piano di un condominio in via Carducci, pieno centro. Ieri il nucleo investigativo dei vigili del fuoco di Firenze e i carabinieri del Sis di Borgo Ognissanti sono tornati per un nuovo e più approfondito sopralluogo in casa. Dalle 10 di mattina sino alle 13, analisi approfondite nelle stanze della casa all’attico per cercare le cause che hanno scatenato l’incendio letale per l’anziano che viveva solo a Scandicci praticamente da sempre. Alla fine del sopralluogo, i carabinieri sono usciti dal portone del condominio con la cassaforte smurata dall’appartamento. Un parallelepipedo d’acciaio, con serratura a combinazione che è stato caricato sul furgone e portato al comando per essere esaminato nel contenuto. In base a una prima ricostruzione, l’incendio in casa sarebbe scoppiato a causa di una termocoperta andata in cortocircuito: le fiamme infatti sarebbero divampate in camera per arrivare fino all’ingresso di casa, rendendola di fatto inaccessibile ai vicini che sulle prime hanno tentato di salvare l’anziano dal fuoco.
Quando i vigili del fuoco sono entrati in casa, usando una scala dal piano della strada fino al settimo piano, per l’uomo non c’era più niente da fare: dopo aver messo in sicurezza le bombole del gas che servivano all’alimentazione energetica dell’appartamento, il fuoco era stato spento e le forze dell’ordine erano riuscite a entrare. L’intera palazzina era stata poi evacuata ma fortunatamente non sono riusltati danni strutturali alle case e tutti i condomini sono potuti rientrare nelle loro abitazioni. Ma le indagini per appurare l’esatta la causa che ha portato alla morte dell’88enne, sono ancora in corso.
F.Morv.