
maltempo
Arezzo, 5 novembre 2023 – Nel day after l’ondata di maltempo che ha colpito anche Arezzo come gran parte della Toscana, ieri c’erano ancora centinaia di utenze senza luce. Per la maggior parte zone periferiche
e case sparse, come fa sapere Enel il cui impegno costante per
fronteggiare l’emergenza che si è abbattuta nel territorio, è andato avanti non stop. «Ieri mattina, grazie alle riparazioni effettuate e ai gruppi elettrogeni installati, su Arezzo e provincia c’erano ancora solo
250 clienti senza luce, rispetto ai 3mila del giorno prima - fa sapere Enel - tra Cortona, Bucine, Montevarchi, Talla e Castel Focognano, solo utenze sparse, la maggior parte dei danni dovuti alla caduta di piante».
Ed è stato proprio il vento il principale responsabile dei disagi e
delle criticità che hanno interessato il territorio. Resta fino alla mezzanotte di oggi l’allerta gialla anche se, dopo le piogge ma soprattutto il vento della nottata, per la giornata di oggi le previsioni meteo promettono miglioramenti. «Ci aspettavamo un nuovo passaggio della
perturbazione nel nostro territorio nella notte tra sabato e domenica - spiega la Protezione Civile - secondo i modelli ancora
per la primissima mattinata di oggi è attesa una pioggia di media intensità ma già stamani a metà mattinata la perturbazione dovrebbe essere transitata completamente. La speranza è che non si verifichino situazioni
di rilievo nel particolare. In generale anche se con una perturbazione meno intensa di quella di venerdì, sono lo stesso attesi
venti forti nel nostro territorio».
E’ stato proprio il vento il responsabile dei danni maggiori
nella nostra provincia. «Le criticità più grosse si sono registrate per il vento e hanno interessato la zona del Casentino e alcune aree di Civitella e
Arezzo – spiega la Protezione Civile - anche questa nuova perturbazione a cavallo tra sabato e domenica è accompagnata dal vento.
I rami e gli alberi caduti venerdì sono già stati sistemati. Per
quanto riguarda la pioggia, ci sono stati cumulati massimi di
50 millimetri in 12 ore nell’alto Casentino, una cosa che può accadere anche ad agosto, mentre nel resto della provincia sui
20 millimetri in 12 ore che non sono nulla a livello di acqua. Ecco perchè non si sono registrati problemi per allagamenti a parte in un paio di casi a Teranuova
e in zona Castelfranco nella parte bassa del Comune, ma in questo caso si tratta di fenomeni ricorrenti per un problema di reticolo fognario e idraulico minore. E’ stato il vento a fare la parte peggiore, ecco perchè ieri
c’erano ancora squadre di Enel al lavoro alla disalimentazione
con varie linee da ripristinare. Nelle frazioni o in alcune case
sparse le ultime criticità, ma siamo passati dalle oltre 3mila
utenze senza luce di venerdì a qualche centinaio ieri».
Un problema quello legato al vento e agli alberi caduti, meno
devastante dell’ondata che ha colpito varie zone della Toscana. «Dal Mugello al pisano c’è
stata una striscia in cui si sono
verificate le condizioni che qui
abbiamo visto nel’alluvione del
2019 - spiega la Protezione Civile - in quell’anno si registrarono
forti danni e allagamenti nella
zona di Rigutino. Si tratta di fenomeni che non sono prevedibili, parliamo di una perturbazione geostazionale sull’area, mentre magari a 10 km non succede
nulla. Ad Arezzo la perturbazione venerdì è transitata nel giro
di 2 ore, entrata dalla provincia
di Siena e uscita entrando nelle
Marche, mentre la stessa perturbazione è stata oltre 6 ore ferma in altre zone della Toscana
creando grossi danni».