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Arezzo, 23 maggio 2025 – L’edicola di piazzolina ha nuovi volontari, iniziata ieri la collaborazione con gli ospiti del centro diurno “L’isola che non c’e’”.
Yuri Fratini e Marco Valentini sono i due nuovi volontari dell’edicola di Piazzolina, nel centro storico di Bibbiena, riaperta da poco grazie a un progetto sociale che ha coinvolto il comune, un’azienda del territorio come Aruba, Fruska edizioni e l’associazione culturale Il Podestà.
Yuri e Marco sono ospiti del centro diurno di Bibbiena L’isola che non c’è e ieri è stato il loro primo giorno in questo nuovo contesto cittadino in cui loro, accompagnati da referenti educativi e assistenziali, accoglieranno i clienti e venderanno i prodotti editoriali presenti in questo luogo da poco riaperto alla comunità.
Gianmarco Mellini, psicologo e coordinatore del Centro diurno da due anni commenta: “Abbiamo deciso di partecipare a questa iniziativa perché crediamo in percorsi che siano capaci di arricchire i progetti di vita dei singoli, scelti anche in base alle loro necessità cliniche. Questa attività ci è apparsa da subito molto interessante in quanto opportunità di abitare il contesto, stimolando le capacità dei ragazzi. Agire ed interagire con la comunità territoriale e gli altri attori della vita sociale è una delle nostre priorità. L’isola che non c’è in realtà c’è, è parte integrante della comunità e per questo rifiuta il modello di un ambiente strutturale e culturale chiuso ed autocentrato. L’inclusione si costruisce nella reciprocità e i centri diurni, con le persone che li abitano, dovrebbero diventare sempre più risorse attive del territorio di riferimento”.
In questo spirito arriveranno nei prossimi giorni i vari calendari della presenza dei ragazzi all’interno dell’edicola, così da stimolare l’interazione di tutta la comunità con questa realtà che si sta impegnando profondamento in un progetto di vita più ampio.
Francesco Frenos, Assessore al Sociale del Comune commenta: “Come amministratori fin da subito abbiamo accolto con grande favore la richiesta del centro diurno, una realtà molto attiva che ha dimostrato nel tempo la volontà di stare al centro della nostra comunità. Questo percorso rappresenta una grande opportunità per tutti i cittadini e le cittadine del nostro comune. Crescere insieme è un obiettivo comune che si raggiunge solo nella collaborazione. Ringrazio il coordinatore della struttura e tutti gli operatori che rendono possibile oggi questa bellissima iniziativa di cui andiamo fieri”.
“L’Isola che non c’è” attualmente ospita tredici persone con disabilità diverse. La struttura sta vivendo un momento di passaggio nell’attesa di uno spostamento di sede, ma continuando le numerose attività sul territorio ormai consolidate da tempo.