REDAZIONE CRONACA

La cronistoria fra successi e fallimenti fino alla cessione

Quell’onda di grembiulini azzurri che colorava il piazzale della Lebole è una delle immagini iconiche della storia aretina. La grande...

Quell’onda di grembiulini azzurri che colorava il piazzale della Lebole è una delle immagini iconiche della storia aretina. La grande...

Quell’onda di grembiulini azzurri che colorava il piazzale della Lebole è una delle immagini iconiche della storia aretina. La grande...

Quell’onda di grembiulini azzurri che colorava il piazzale della Lebole è una delle immagini iconiche della storia aretina. La grande fabbrica con oltre cinquemila dipendenti cavalca la fine degli anni ‘60 e l’inizio dei ‘70. Una storia gloriosa, pur tra alti e bassi, che ha rappresentato la scossa per l’emancipazione femminile, la stagione delle lotte sindacali, il protagonismo delle donne nella vita sociale. Ma le lancette dell’orologio si fermano nel 2001: la fine di un’epoca. Seguono fasi alterne che si susseguono per decenni, con progetti che non decollano.

Fino alla svolta impressa dall’operazione di Patrizio Bertelli (nella foto) che ha acquisito l’immensa area dalla famiglia Carrara (imprenditori pistoiesi, ultimi proprietari) per 8 milioni di euro tramite la società Olmo Srl, controllata integralmente dalla Peschiera Immobiliare che fa capo all’imprenditore aretino. Al momento, le intenzioni dell’imprenditore sulla destinazione dell’immensa area (170 mila metri quadrati di superficie) incastonata tra il Polo fieristico e la zona industriale alle porte della città, sono top secret. Si parla di un progetto di grande pregio: edifici nello stile della fabbrica-giardino a Valvigna, in Valdarno, lì dove c’è il cuore e la testa delle collezioni pelletteria Prada e Miu Miu.

La prima fase della rinascita dell’ex Lebole partirà a settembre con una massiccia operazione di ripulitura e bonifica, alla quale seguirà la progettazione dei nuovi spazi.