ANGELA BALDI
Cronaca

Influenza, il picco atteso a Natale e adesso spaventa anche il Covid

Nasorri, medici di famiglia: “Il vaccino l’unoca arma di difesa”

nasorri

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Arezzo, 19 dicembre 2023 – Arriva puntuale come il Natale ogni anno il picco dell’influenza di stagione. Mentre proseguono le campagne vaccinali della Asl, a spaventare in queste settimane è anche il Covid che è tornato a colpire. Tante le assenze da scuola e dagli uffici di questi giorni per febbri e complicanze che interessano soprattutto le vie respiratorie e il peggio ha da venire, con il clou dei casi atteso per la fine del mese.

Dottor Roberto Nasorri, segretario provinciale dei medici di medicina generale, in questo periodo ci sono tantissimi casi di influenza?

“L'influenza vera e proprio con febbre alta, raffreddore, mal di gola e tosse è presente e sta girando con una percentuale stabile rispetto agli anni passati, ma è durante il periodo delle festività natalizie che è previsto il picco. Stanno girando anche un sacco di altri virus simil influenzali con raffreddori e otiti”.

Adesso anche il Covid fa paura e torna a colpire?

“In queste settimane è tornato il Covid,ci sono tante forme virali febbrili che persistono e quando dopo qualche giorno la gente fa il tampone scopre che si tratta di Covid. Sono casi quelli di influenza e Covid con sintomatologie simili che si possono anche sovrapporre, ecco perché anziani e fragili che magari non si sono vaccinati devono fare un tampone per capire di che si tratta altrimenti è difficile anche prevedere eventuali complicanze o gestirle al meglio”.

Quali le cure?

“Oggi sapendo di essere colpiti da Covid esistono farmaci antivirali che evitano le complicanze. Ecco perché i tamponi sono fondamentali, dobbiamo cercare di sviluppare nelle persone una rinnovata sensibilità al problema. In primo luogo fare il vaccino contro il Covid, secondo, non prenderlo sotto gamba e fare il tampone per capire come affrontare la cura. Non c'è solo l’antivirale che può prescrivere il medico di base ma anche gli anticorpi monoclonali se per varie complicanze non si potessero prendere gli antivirali”.

La vaccinazione contro Covid e influenza resta fondamentale?

“Per ridurre le complicanze andrebbe fatta una vaccinazione preventiva anti Covid soprattutto nei fragili. Ma dobbiamo anche sensibilizzare al tampone strumento di cui ci siamo un po' scordati. Abbiamo la fortuna di avere un sistema sanitario che ci salvaguarda perché non usufruirne? Per quanto riguarda la vaccinazione contro l'influenza quest'anno non è stato nemmeno messo un limite di tempo. Il buon senso ci dice che va fatta prima del picco dell’infezione virale, quindi prima di fine dicembre. Ed è consigliata caldamente. Dai nostri dati il rapporto tra vaccini contro l’influenza e contro il Covid è però 3 a uno, su tre fragili che vengono a fare l’anti influenzale solo uno fa anche il Covid”.

Siamo vicini al picco dell’influenza stagionale, cosa ci aspetta e quali le terapie?

“Il virus invernale è sempre lo stesso con febbre alta e interessamento delle vie respiratorie ma anche in questo caso le complicanze possono dare origine all'evento tragico o alla necessità del ricovero, pensiamo al paziente cardiopatico che si scompensa. Ricordiamo di evitare l’automedicazione con antibiotici che non servono a niente nella fase acuta dell'influenza che è una malattia virale. Gli antibiotici vanno presi solo se prescritti dal medico che ravveda delle complicanze. L’influenza va trattata solo con antipiretici sintomatici e anti infiammatori utili a gestire bene anche un'eventuale Covid nascosto che nella fase iniziale ha sempre lo stesso trattamento”.