Incendi, la Toscana è stremata dal fuoco. Chiusa un’altra volta la Fi-Pi-Li

L’assessora Saccardi: "Questi incendi sono per lo più frutto di negligenza e comportamenti superficiali"

Sono numerosissimi ogni giorno gli interventi dei vigili del fuoco e dei volontari

Sono numerosissimi ogni giorno gli interventi dei vigili del fuoco e dei volontari

Firenze, 4 agosto 2022 - Ci sono volute quasi cinque ore per domare il maxi incendio che ieri mattina è divampato a pochi metri dalla Fi-Pi-Li uscita Interporto in direzione Livorno. Una lingua di fuoco che, alimentata dal forte vento di terra, ha raggiunto rapidamente la Strada provinciale 555. La superstrada è rimasta bloccata per ore in entrambi i sensi di marcia all’altezza dell’interporto e la circolazione è stata dirottata sulle strade secondarie. Massima allerta negli abitati di Stagno e Guasticce, nel comune di Collesalvetti, ma il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco ha evitato il peggio. Le fiamme hanno divorato sterpaglie e vegetazione secca da troppi mesi senza piogge.

 Non passa giorno senza che uno o più roghi mobilitino la macchina toscana dell’antincendio, mentre scattano nuovi provvedimenti a tutela di persone e animali come quello, varato ieri, che vieta di tenere i cani a catena. Dal 1° giugno al 31 luglio, secondo i dati della Regione, si sono avuti 244 incendi boschivi con oltre 1.500 ettari di superficie percorsa dalle fiamme. Gli eventi più rilevanti sono stati a Massarosa (Lucca) con 800 ettari devastati dal fuoco, a Cinigiano (Grosseto) con 230 ettari e a Scansano (Grosseto) con 175 ettari. Sempre qui, martedì, le fiamme hanno nuovamente attaccato 65 ettari di bosco e 160 di colture agrarie, interessando alcune abitazioni. Infine, ieri, è stata la volta di Rosignano Marittimo (Livorno), con circa 7 ettari di bosco e incolti e di Lajatico (Pisa), dove il fuoco spinto dal vento ha percorso 353 ettari.

Sono numerosissimi ogni giorno gli interventi dei vigili del fuoco e dei volontari
Sono numerosissimi ogni giorno gli interventi dei vigili del fuoco e dei volontari

"Le condizioni meteo sono ancora molto favorevoli alla propagazione degli incendi boschivi - dice la vicepresidente della Regione e assessora all’agricoltura e foreste Stefania Saccardi - pertanto si raccomanda la massima attenzione all’uso di attrezzi agricoli e il rispetto assoluto del divieto di bruciare residui vegetali, in vigore almeno fino al 31 agosto. Dobbiamo promuovere tutti insieme un mutamento dei comportamenti individuali. Occorre porre attenzione a quei gesti che, pur sembrando banali, rischiano di diventare pericolosi: dall’uso del tosaerba che può provocare una scintilla, all’accensione del barbecue fino al lancio di petardi. Gran parte degli incendi boschivi è causata da comportamenti colposi, dovuti a superficialità e sottovalutazione del pericolo, oltre che dei rischi per la propria incolumità".

Oltretutto, per domare gli incendi occorre tenere in piedi una macchina enorme. In estate, oltre ai vigili del fuoco, sono operativi in Toscana più di 170 direttori delle operazioni di spegnimento, 4mila volontari, circa 500 operai forestali, più varie figure di alta specializzazione (come gli analisti e le squadre Gauf di addetti all’uso del fuoco, preparate anche grazie alla scuola regionale di Monticiano). Gli incendi più grandi hanno mobilitato per giorni non solo diversi elicotteri, ma l’intero sistema di protezione civile, coordinato dall’assessora Monia Monni.

Confagricoltura aveva stimato nei giorni scorsi che per la sola Versilia i danni ammonterebbero a dieci milioni di euro. Ma è molto probabile che negli ultimi giorni, sommando gli altri roghi, si sia già intorno ai 15 milioni.

Dopo lo stato di calamità regionale deliberato la settimana scorsa dal presidente della Regione, Eugenio Giani, ieri è scattato un nuovo provvedimento: fino al 30 settembre è vietata, in tutta la Toscana, la custodia di cani a catena o con altro strumento di contenzione permanente. Questo per impedire che gli animali restino bloccati, senza poter fuggire dal fuoco.