
Il carcere di Sollicciano
Firenze, 11 luglio 2025 – «L'anno scorso, oltre ai morti in carcere in Toscana, abbiamo avuto 140 tentativi di suicidi: si tratta di suicidi non riusciti, ammesso che le statistiche e i numeri che ci forniscano siano veri, perché secondo me sono molti di meno di quelli reali, però questa è la situazione». Lo ha affermato Giuseppe Fanfani, garante dei diritti dei detenuti per la Regione Toscana, a margine del convegno 'Carcere, inclusione sociale, comunità' oggi a Firenze. «La Toscana non è tra le peggiori - ha proseguito - perché esistono carceri in Italia con 1.000 o 2.000 persone, potete immaginare che un detenuto là dentro è solo un numero. In Toscana ci sono carceri che al massimo hanno 500 o 590 detenuti come Prato. Poi ci sono anche carceri piccoli in cui c'è la possibilità di una forma di rieducazione, ma al di là di questo la disperazione è reale e assale le persone, e con la disperazione si muore». Fanfani non si è detto ottimista sulla possibilità di un cambiamento per quanto riguarda investimenti e assunzioni della Polizia Penitenziaria. «Non lo vedo - ha detto - ma lo spero. Lo spero perché tutti si devono rendere conto che in questa situazione il carcere diventa un sistema tanatorio (obitorio, ndr) . La gente si uccide in carcere mica per il gusto di ammazzarsi, si uccide perché non trova speranze»