Incendio di Massarosa, dolore e distruzione. L'inquietante ipotesi degli inneschi

A quasi una settimana dall'inizio del dramma il rogo è sotto controllo ma si continua a lavorare. Centinaia di vigili del fuoco e volontari si sono alternati. Le indagini della procura

Massarosa (Lucca), 23 luglio 2022 - A quasi una settimana dall'inizio dell'incendio di Massarosa ormai le fiamme sono quasi spente. Ci sono voluti giorni e giorni di lavoro da parte di centinaia tra vigili del fuoco e volontari per riuscire a spegnere le fiamme. Ottocento gli ettari bruciati, mille le persone evacuate, alcune delle quali hanno visto la loro casa distrutta.

Il vigile del fuoco stremato, la foto simbolo

Un dramma che tocca profondamente la Versilia, che ora fa i conti con questa ferita su quelle colline che un tempo erano verdi e che erano una grande attrattiva per il turismo. Torneranno ad esserlo, ma il lavoro da fare sarà lungo e il danno economico gravissimo.  Il punto della situazione nei nostri aggiornamenti.

Ore 18: proseguono intanto le operazioni di contenimento e messa in sicurezza dell'area interessata dall'incendio attraverso interventi puntuali delle squadre a terra e dell'elicottero regionale in servizio in quella zona. La stima definitiva indica in 908 gli ettari di territorio andato distrutto.

Ore 17.30: nel corso di una riunione svolta presso la Prefettura di Lucca nel pomeriggio di oggi tra i tecnici della Prefettura di Lucca, della Protezione civile regionale, provinciale e comunale, dell'organizzazione regionale Antincendi boschivi e dei Vigili del Fuoco, sono state svolte le valutazioni per il rientro nelle proprie abitazioni delle persone che nei giorni scorsi sono state evacuate

Ore 15.18: non c'è pace per la zona alle spalle delle coste versiliesi. Un principio di incendio di vegetazione si è verificato a Seravezza, nelle frazioni di Fabbiano e Giustagnana. Oltre alle squadre da terra interviene anche un elicottero. 

Ore 14.40: molte delle persone che erano state evacuate possono tornare a casa, dopo i sopralluoghi dei tecnici. Il Comune di Massarosa chiede comunque a chi rientra a casa di verificare eventuali problemi alle abitazioni e segnalarli. 

Ore 13.41: si susseguono sui social le immagini della distruzione post incendio. Ciò che impressiona sono soprattutto le case distrutte e annerite dal fumo. Un danno economico grave anche per le tante coltivazioni andate in cenere, soprattutto gli ulivi. 

Ore 13.30: Manzione sottolinea che «le segnalazioni provenienti dal passante, dal ciclista da chi ritira la spazzatura, processualmente non bastano. Aver visto una persona con aria sospetta a una certa ora più o meno coincidente con quella in ci si è verificato l'incendio non dice molto. Abbiamo bisogno di dati oggettivi»

Ore 13.10: «Allo stato attuale non è stato trovato alcun innesco per l'incendio di Massarosa (Lucca) anche se ci sono state diverse segnalazioni tutte da verificare». Così il procuratore di Lucca Domenico Manzione. «Abbiamo aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per incendio boschivo - aggiunge -. L'articolo 423 bis prevede, in due commi diversi, l'ipotesi colposa e quella dolosa. Il compito degli investigatori e quello di verificare o escludere quella dolosa, ma al momento non c'è alcun dato oggettivo».

Ore 12.54: "Il ritrovamento degli inneschi dell'incendio di Massarosa ad oggi risulta solo dalle notizie raccolte dalle cronache dei giornali locali ma non trova alcun riscontro dagli organi competenti". Lo precisa lo staff del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. L'ipotesi di reato su cui indaga la Procura di Lucca è comunque l'incendio boschivo doloso, come confermato sui social dallo stesso governatore toscano. 

Ore 12.05: Arpat in un comunicato segnala come la nube di fumo dell'incendio di Massarosa sia giunta fino a Firenze. Nelle province più vicine al rogo, come Lucca, c'è stato un importante aumento delle pm10. 

Ore 11.03: : "E' fondamentale - dice il presidente della Regione Eugenio Giani - la massima prudenza e attenzione di ciascuno di noi: sono vietati tutti gli abbruciamenti vegetali e accensioni di fuochi fuori da aree attrezzate. La Toscana e' la Regione piu' boschiva d'Italia e continueremo sempre nelle opere di prevenzione, salvaguardiamo questo patrimonio naturale insieme"