ANGELA BALDI
Cronaca

Giostra, manca un mese, Scortecci punta su Elia: «Sarà l’anno di Cicerchia»

Il cavaliere di Santo Spirito pensa anche alla sicurezza: «Giusta l’attenzione che si dà agli animali. Ora lavoriamo per un casco più affidabile per la sfida»

scortecci

scortecci

Arezzo, 20 maggio 2025 – Conto alla rovescia per la Giostra del Saracino di giugno. Appuntamento per cui il quartiere di Porta Santo Spirito si sta preparando a suon allenamenti sempre più serrati.

Gianmaria Scortecci, a un mese dalla Giostra, si sono intensificate le sedute di prova?

«Già da un po’ ci stiamo allenando con frequenza da alta stagione, è un momento molto intenso. Il meteo instabile non ha cambiato nulla, il quartiere ha fatto anni fa un investimento in un campo in sabbia di ultima generazione che ci ha permesso di far fronte alla pioggia».

Santo Spirito arriva alla Giostra con il nuovo Capitano, Niccolò Pino, cosa cambia?

«Ci sono state novità nella catena di comando, ma per come l’abbiamo vissuta, è stata una continuità. Se fino al 2024 abbiamo avuto Marco (Geppetti) e Niccolò, adesso abbiamo Niccolò e Marco. Avere sempre l’ex capitano coinvolto in quello che facciamo è una cosa fondamentale, rimane un riferimento per tutti. Non abbiamo vissuto stravolgimenti. Il Capitano è il cugino del giostratore ma lo era anche da vice. Da 12 anni Niccolò è vicino alle scuderie. Il quartiere e la mia famiglia sono insiemi che a volte si sovrappongono, è un valore aggiunto e in una fase della mia carriera in cui forse c’è meno conflitto di interessi».

Come sta la coppia Scortecci-Cicerchia?

«Come sempre arrivati a questo momento dell’anno, la voglia di andare in piazza dopo un inverno molto lungo è tanta. E’ il punto in cui iniziamo a divertirci molto, abbiamo fatto un lavoro ulteriore e cambiato alcune cose con l’obiettivo di essere ancora più competitivi. Il rapporto tra noi è sempre speciale e sono sicuro che questo 2025 sarà un anno importante per Elia».

Al Palio si va verso nuovi zucchetti rispondenti ai requisiti di massima sicurezza per i fantini in caso di cadute: nuovi regolamenti e sicurezza, a che punto siamo qui?

«Negli ultimi anni anche per il contesto normativo in cui è inserita la manifestazione, il mondo della Giostra ha fatto passi da gigante sulla sicurezza dei cavalli. Questo grazie all’amministrazione e al veterinario, siamo un’eccellenza. Il dottor Gottarelli, supportato dall’ufficio Giostra ha realizzato uno studio scientifico appena presentato».

Il contesto è quello del decreto Martini su palii e giostre...

«Esatto, così si differenzia il Saracino dal resto di quintane e corse di velocità e per sottolineare la sua tradizione a zero infortuni. Obiettivo evitare eventuali richieste di modifiche alla manifestazione pensate per la sicurezza di altre gare. Lo studio misura con strumenti diagnostici lo stato dei cavalli prima e dopo gara. Si basa su analisi del sangue, livelli di ormoni indice di benessere o stress, su sensori che misurano la salute ortopedica. Un lavoro di questo genere non viene fatto nemmeno alle olimpiadi. La Giostra può farlo perché l’impatto sui cavalli è minimo. Così se ci dovessero imporre soluzioni da sconvolgere la manifestazione oggi abbiamo uno studio che dimostra la non necessità di restrizioni».

E sui cavalieri?

«Se sui cavalli siamo al top, sulla sicurezza dei giostratori si può fare meglio. Consapevole della complessità dell’organizzazione della Giostra e delle risorse, c’è però un aspetto da migliorare. Si parla dei nuovi zuccotti a Siena, per quando riguarda i caschi dei giostratori al momento sono solo cappelli come quelli dei balestrieri. Le riserve corrono col casco perché non indossano il vestito storico e alle prove siamo obbligati ad avere il cap. Diverso in Giostra. Nel 1992 quando sono stati rifatti i costumi questa esigenza era meno sentita e purtroppo avendo il solito abito rimane un aspetto da aggiustare. Nonostante la volontà di risolvere, la situazione è di difficile realizzazione sotto al costume storico, il mercato non offre soluzioni pronte, non basta acquistare un casco da equitazione, va abbinato al vestito. Ma si può e si deve studiare per il futuro».