Firenze, 16 settembre 2023 – Il 16 settembre del 1987 è una data storia. Quel giorno venne infatti ratificato il Protocollo di Montreal, che indicava le sostanze responsabili dei danni all'ozonosfera e definiva le corrette modalità di smaltimento.
Non solo: questo trattato internazionale impegnava i Paesi aderenti a ridurre la produzione delle sostanze che minacciavano lo strato di ozono. Ma come stanno oggi le cose, a tanti anni di distanza da quell’accordo? L’impegno degli Stati ha dato i suoi frutti, e dopo l'allarme degli anni '80, lo strato di ozono è migliorato costantemente sulla scia di quel protocollo che ha contribuito a eliminare il 99% delle sostanze chimiche che riducono lo strato di ozono, come i clorofluorocarburi che erano utilizzati come solventi e refrigeranti.
L'Onu afferma che l'azione intrapresa sullo strato di ozono è stata anche un'arma contro la crisi climatica: i Cfc sono anche gas serra e il loro uso continuato e incontrollato avrebbe innalzato le temperature globali di ben un grado centigrado entro la metà del secolo, peggiorando una situazione già disastrosa in cui i gas che riscaldano il pianeta non stanno ancora diminuendo. Il buco nello strato di ozono – secondo quanto afferma l'Onu - ritenuto un tempo il pericolo ambientale più temuto per l'umanità, dovrebbe essere completamente sparito nella maggior parte del mondo entro due decenni, grazie all'azione decisiva da parte di molti governi di eliminare gradualmente le sostanze che riducono lo strato.
La perdita dello strato di ozono, che ha rischiato di esporre le persone ai dannosi raggi ultravioletti del sole, è sulla buona strada per essere completamente recuperata entro il 2040 in gran parte del mondo, mentre si ricreerà completamente entro il 2045 sull'Artico e entro il 2066 sull'Antartide. La risposta globale unificata alla gestione dei Cfc significa che l'accordo di Montreal dovrebbe essere considerato "il trattato ambientale di maggior successo nella storia e offre incoraggiamento affinché i Paesi del mondo possano riunirsi e decidere un risultato e agire di conseguenza", secondo David Fahey, uno scienziato della National Oceanic and Atmospheric Administration, autore principale della nuova valutazione. I progressi non sono sempre stati lineari: nel 2018 gli scienziati hanno rilevato un aumento dell'uso di Cfc, rintracciato in Cina e infine risolto. Nel frattempo, la sostituzione dei Cfc con un altro gruppo di prodotti chimici industriali, gli idrofluorocarburi (Hfc), è stata problematica in quanto gli Hfc sono gas serra, e quindi è stato necessario un ulteriore accordo internazionale, raggiunto a Kigali, per frenarne l'uso. Nasce oggi Mickey Rourke nato il 16 settembre del 1952 a Schenectady, New York. Oggi l’attore statunitense compie 71 anni. La sua carriera ha avuto successi, cadute e riscatti, dal successo di "9 settimane e mezzo" negli anni Ottanta, dopo essersi ritirato dalla boxe, la sua grande passione, alla candidatura all'Oscar per The Wrestler, nel 2008. Ha detto: “Ho dovuto cambiare, ma c'è una grande parte di me che non cambierà mai”. Maurizio Costanzo