MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Il 14 gennaio è la Giornata della Logica. Ecco l’indovinello per mettersi alla prova

Le decisioni logiche aiutano a vivere e lavorare meglio e a sviluppare le capacità creative nei bambini. Ecco il famoso indovinello del ‘conto al ristorante’ per testare le proprie capacità di ragionamento

Formule alla lavagna (foto Ansa)

Formule alla lavagna (foto Ansa)

Firenze, 14 gennaio 2024 – Oggi, come ogni 14 gennaio, è la Giornata Mondiale della Logica, proclamata dall’Unesco nel 2019. Perché si è scelto di celebrarla proprio oggi? Perché il 14 gennaio lega due importanti logici del secolo scorso, Kurt Godel che morì il 14 gennaio del 1978, mentre il 14 gennaio del 1901 nacque Alfred Tarski. Non solo a scuola o agli esami all’università: quanto siano importanti, nella vita di tutti i giorni, le decisioni logiche, è sotto gli occhi di tutti: senza un ragionamento logico e consapevole dei rischi e delle possibilità, ad esempio, si attraverserebbe la strada col rosso andando incontro ad incidenti. La capacità di agire secondo logica, aiuta ad evitare i pericoli, a vivere una vita migliore e anche più efficiente sul posto di lavoro, perché consente di basarsi su prove e dati di fatto e non su semplici preferenze personali. Senza l’uso della logica non sarebbero stati neppure creati giochi come il Sudoku, inventato nel 18mo secolo da un matematico svizzero. La logica aiuta a sviluppare le proprie capacità creative, per questo sono stati pensati semplici giochi di logica a seconda delle varie fasce d’età per i bambini. Per stuzzicare la logica degli adulti, c’è un test molto famoso, che parla di un conto al ristorante. Ci sono tre amici che vanno a mangiare fuori. Alla fine chiamano l’oste e chiedono il conto, che è di 30 euro. Ognuno tira fuori un pezzo da 10 e paga il conto. Poi però accade qualcosa: il ristoratore si accorge di aver sbagliato e che avrebbero dovuto pagare 25 euro. Ritorna perciò con 5 euro di resto. Fin qui, tutto bene. I problemi nascono quando i tre decidono di dividersi i 5 euro. Non sapendo come fare, si prendono 1 euro a testa e lasciano 2 euro di mancia all’oste. Ma dopo cena si chiedono: quanto abbiamo speso a testa? E fanno i conti: 9 euro e non più 10. Ma 9x3 fa 27, più i 2 di mancia fa 29. Dunque, dove sarà finito l'euro che manca? Per risolvere quello che sembra non avere soluzione, bisogna fare un ragionamento logico, e non lasciarsi trarre in inganno da un giro di parole che non fa altro che spostare l'attenzione su un calcolo che, in realtà, è già fatto. Analizziamo tutto secondo logica: i tre amici pagano 10 euro ciascuno per un totale di 30 euro. Quando il ristoratore porta loro il resto di 5 euro, il conto diventa di 25 euro. Più 2 di mancia fa 27 euro, che diviso 3 fa esattamente 9 euro ciascuno. Dunque non è sparito proprio nessun euro. Se invece non si usa la logica, si viene tratti in inganno perché si fa ancora riferimento a un conto di 30 euro anche dopo che il ristoratore ha restituito il resto. Ma il conto di 30 euro – è questo il punto - non esiste più. Il nuovo conto è infatti di 25 euro e bisogna fare riferimento solo a quello. Per cui non ha senso dire 27 euro (9x3) + 2 di mancia, dal momento che i 2 di mancia sono già nei 27 euro. E poi nel computo finale non dobbiamo più arrivare a 30 ma semplicemente a 25. Nasce oggi Albert Schweitzer nato il 14 gennaio del 1875 a Kaysersberg, in Francia. Medico e filantropo, mise le sue capacità di dottore a servizio dei più fragili e bisognosi. Fu anche musicista, teologo, biblista e filosofo. Ha detto: “La felicità è la sola cosa che si raddoppia quando viene condivisa”.