REDAZIONE CRONACA

Addio a Gigi Proietti, il ricordo della Toscana. "E' stato il nostro Mangiafuoco"

Commozione per la morte del grande attore. Giani: "Un maestro". Nardella: "Te ne vai quando avremmo voluto festeggiarti"

Gigi Proietti ad Arezzo

Firenze, 2 novembre 2020 - "Gigi Proietti è stato un maestro del teatro, del cinema e della tv italiana. Ha apprezzato la nostra Toscana comparendo nella veste di Mangiafuoco in Pinocchio, il film di Matteo Garrone e Roberto Benigni sostenuto anche dalla Regione Toscana. Che la terra ti sia lieve Gigi!". Lo ha scritto sul suo profilo Twitter il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani nel ricordare il grande Gigi Proietti, scomparso a Roma nel giorno del suo 80esimo compleanno.

Si affida ai social anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella: "Esci di scena così: andando via proprio quando tutti avremmo voluto festeggiarti. Che la terra ti sia lieve Gigi, Maestro, buon viaggio".

Matteo Renzi su Twitter scrive:

Tanti i ricordi dal mondo dello spettacolo toscano. Leonardo Pieraccioni pubblica una foto di Proietti e commenta in romanesco: "Ma che je vo di?".

 

Il regista Giovanni Veronesi lo ricorda così:

Anche La Versiliana, storico festival estivo che si svolge ogni anno a Marina di Pietrasanta, ricorda Gigi Proietti. L'attore romano era stato piu' volte impegnato anche sul palcoscenico del Festival tra cui piu' recentemente nel 2011 con lo spettacolo "Buonasera, Varieta' di fine stagione" e nel 2016 con "Qualche cavallo di battaglia", sempre accolto da un pubblico entusiasta. "Un vero maestro del teatro - commenta il presidente della Fondazione Versiliana Alfredo Benedetti - oltreche' un uomo di grande cultura e intelligenza che con la sua ironia e la sua bravura riusciva sempre ad affascinare il pubblico, a far ridere, emozionare e riflettere. Piu' volte ha calcato anche il palcoscenico della Versiliana con i suoi spettacoli che, neanche a dirlo, andavano sempre tutti esauriti. Proietti diceva: "Nella totale perdita di valori della gente, il teatro e' un buon pozzo dove attingere". Credo che oggi piu' che mai - prosegue Benedetti - queste sue parole debbano essere tenute a mente, per capire l'importanza del teatro e dello spettacolo in una societa' come la nostra che si trova ad attraversare anche una crisi di valori, che l'emergenza sanitaria e le difficolta' economiche, stanno ancor piu' mettendo in risalto".