OLGA MUGNAINI
Cronaca

Firenze sempre più patrimonio dell’umanità. L’Unesco abbraccia anche San Miniato

Decisione arrivata ieri, che porta l’area protetta a 532 ettari. Il sindaco Nardella: "Una giornata storica, dimostrato il valore della città"

Firenze, 29 luglio 2021 - Un’area di 532 ettari di bellezza, pubblica e privata, laica e religiosa, ambientale e architettonica, con un valore culturale così enorme da essere riconosciuta patrimonio dell’umanità. E’ il centro storico di Firenze, già annoverato tra i gioielli Unesco, che adesso si amplia e abbraccia un altro tesoro della città: San Miniato e dintorni. La ratifica dell’estensione è avvenuta ieri durante la 44esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, che si è svolta online direttamente da Fuzhou, in Cina. Sotto il vessillo e la protezione Unesco entrano l’Abbazia di San Miniato, la Chiesa di San Salvatore al Monte, le Rampe, il Piazzale Michelangelo, il giardino delle rose e quello dell’iris. Il sindaco Dario Nardella era stato il primo, insieme a Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, ad annunciare la volontà di chiedere l’inclusione di questa porzione di città all’interno del ‘cuore’ del patrimonio di rilevanza mondiale. "Una giornata storica – dichiara Nardella – perché abbiamo dimostrato lo straordinario valore di quest’area della città: San Miniato e tutta la zona della riva sinistra dell’Arno, la splendida veduta dal piazzale, i giardini, le rampe recentemente restaurate e riportate all’originaria bellezza, saranno da oggi annoverate tra le meraviglie del mondo al pari del centro storico cittadino. In tutto Firenze vanterà oltre 530 ettari di zone di inestimabile valore artistico, storico, ambientale. Grazie a quanti hanno creduto fin dall’inizio in questo esito e hanno lavorato senza sosta per arrivarci e in particolare a Carlo Francini, responsabile sito Unesco del Comune". Il traguardo non è stato nè facile nè immediato. Per questo il sindaco parla di successo di tutta la città e dei fiorentini, con uno sforzo lungo sette anni. A contribuire al successo ci sono stati la pedonalizzazione del Piazzale, il recupero delle rampe del Poggi e delle splendide fontane, il restauro delle scalinate di San Miniato e gli interventi sul cimitero delle Porte Sante. "Abbiamo restituito dignità e bellezza a una porzione dell’immenso patrimonio di Firenze e oggi il mondo intero ce lo riconosce", conclude Nardella. Il centro storico di Firenze è sito Patrimonio Mondiale Unesco dal 17 dicembre 1982. Nella Dichiarazione di eccezionale valore universale, quest’area viene definita "una realizzazione artistica unica nel suo genere, un capolavoro d’opera, il risultato di una continua creazione protrattasi per oltre sei secoli, in grado di esercitare una influenza predominante sullo sviluppo architettonico e delle arti monumentali prima in Italia e poi in Europa". E ancora, un’area che conserva "antiche strade intatte, palazzi fortificati logge, fontane, un meraviglioso ponte risalente al quattordicesimo secolo, che raggiunse un grande potere economico e politico in Europa tra il quattordicesimo ed il diciassettesimo secolo", ricordando infine eventi di importanza internazionale, a cominciare dall’Accademia Neoplatonica all’interno delle quale si sviluppò il concetto di Rinascimento. Il Centro Storico di Firenze, designato dall’Unesco come Core Zone, era già protetto per 505 ettari, a cui se ne aggiungono ora altri 27. Corrisponde alla parte della città circondata dai viali e dalle mura medievali, scelta dettata dall’enorme concentrazione di beni culturali, di differente proprietà pubblica, privata e religiosa, presenti in quest’area. Anche se a Firenze, ovunque si giri lo sguardo, c’è sempre qualcosa di prezioso da difendere, dal centro alla periferia.