Firenze: tra tigri, minerali e canguri riapre la Specola

Il Museo di storia naturale torna accessibile per il pubblico dopo un lavoro di riqualificazione e 13 nuove sale

Riapre il Museo della Specola (New Press Photo)

Riapre il Museo della Specola (New Press Photo)

Firenze, 26 febbraio 2024 – Taglio del nastro ufficiale per la riapertura del museo della Specola, museo di storia naturale di Firenze, che è tornato accessibile al pubblico dopo un lavoro di riqualificazione che ha portato anche all'apertura di 13 nuove sale.

La storia della Specola è strettamente legata a quella dell'Ateneo fiorentino: le collezioni scientifiche medicee che dalla Galleria degli Uffizi si trasferiscono nel Museo costituiscono l'humus per gli insegnamenti di Botanica, Zoologia e Anatomia comparata, Chimica, Fisica, Astronomia e Geologia che confluiranno - nella seconda metà dell'Ottocento - nel Regio Istituto di Studi Superiori Pratici di Perfezionamento, l'antenato dell'Ateneo fiorentino.

La cerimonia alla presenza delle autorità, in programma la scorsa settimana, era stata rimandata al 26 febbraio in segno di rispetto per le vittime del cantiere di via Mariti. Sono intervenuti la rettrice dell'Università di Firenze Alessandra Petrucci, il presidente del sistema museale di ateneo Marco Benvenuti, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario Nardella. La Specola rinnovata è stata anche visitata nelle scorse settimane dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione di una sua visita a Firenze l'8 febbraio. «Sono particolarmente lieta - ha detto Petrucci - di poter offrire nuovamente alla città e al pubblico questo straordinario tesoro di conoscenza, realizzato secoli fa come sviluppo di un'idea modernissima: la cultura e la scienza devono essere per tutti». Benvenuti ha sottolineato che il museo è ora «più grande per percorsi e contenuti, con opere restaurate, oltre 360, o recuperate e riproposte negli allestimenti. Perché La Specola, primo esempio in Europa di istituzione scientifica aperta a tutti, è nuova e antica insieme, una realtà quasi unica». Giani ha detto che la «Specola segna l'identità di questa città dal punto di vista scientifico, proprio nel periodo dell'illuminismo, quando a guidare la Toscana era il Granduca Pietro Leopoldo, che più di ogni altro seppe tradurre lo spirito riformatore dell'epoca in tutte le discipline. La Regione Toscana si è impegnata con 3,5 milioni del Fesr per questa bellissima ristrutturazione che esalta il percorso espositivo adeguandolo alle contemporanee esigenze di fruizione e sicurezza». Per Nardella «riavere con noi la Specola è più di un regalo: questo museo affascina da generazioni grandi e bambini e dopo la chiusura finalmente è stato riaperto alla città e le visite straordinarie e gratuite previste in questi primi giorni hanno fatto registrare il tutto esaurito, segno dell'amore che da sempre i fiorentini gli riservano».