La Fi-Pi-Li fa acqua da tutte le parti. Una giornata infernale per il cantiere

Ennesimo avvallamento tra Ginestra e Lastra a Signa (direzione Firenze). Quaranta minuti per fare 4 chilometri

L'avvallamento in Fipili e i lavori (Fotocronache Germogli)

L'avvallamento in Fipili e i lavori (Fotocronache Germogli)

Firenze, 22 ottobre 2021 - Un’altra giornata d’inferno sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno. Ancora una volta per un avvallamento nel tratto fra Ginestra Fiorentina e Lastra a Signa, in provincia di Firenze. Lo stesso che era stato interessato da cantieri, deviazioni e rallentamenti dal 7 gennaio al 12 settembre, a seguito di una frana. Giusto il tempo di un assaggio di normalità, dal 13 settembre a ieri notte, e l’incubo è tornato: ancora un abbassamento del manto stradale (in un tratto diverso dal precedente ma poco lontano), di nuovo cantieri, di nuovo una sola corsia aperta in direzione Firenze e code infinite.

In media, ieri mattina, gli automobilisti hanno impiegato fra i 30 e i 40 minuti per fare 4 chilometri. "Da mercoledì sera – hanno spiegato dalla Città Metropolitana, competente su questo tratto di strada – sulla Fi-Pi-Li è stato riscontrato un avvallamento di 10-12 centimetri per una lunghezza di 20 metri, al km 7+500 circa nel territorio di Lastra a Signa, nella carreggiata verso Firenze. È stata chiusa d’urgenza la corsia di marcia in direzione del capoluogo, con restringimento di carreggiata a una corsia, dal km 8 al 7,3 per circa 700 metri".

Di solito in casi simili i restringimenti sono di 100 o 200 metri, ma si è deciso uno stop più ampio visto che l’avvallamento era in prossimità di una curva. Precisazioni anche da Avr, che ha effettuato i lavori: "L’intervento è servito al ripristino della piattaforma stradale che in quel punto aveva manifestato un accentuazione del dislivello. Tali fenomeni sono ordinari ma l’accentuazione del dislivello e la posizione in curva ha fatto protendere verso la chiusura della corsia di marcia e l’organizzazione dell’intervento, con lo scavo della fondazione stradale e la ricostruzione della piattaforma per l’intera profondità". A causare il problema, un’infiltrazione di acqua. "All’origine del fatto una perdita d’acqua da un giunto – hanno spiegato sempre dalla Città Metropolitana – che nel tempo ha trascinato con sé detriti e provocato il fenomeno. Il punto di perdita in corrispondenza con il giunto verrà sigillato".

Da ieri sera la Fi-Pi-Li è stata riaperta senza limitazioni ma, nonostante le rassicurazioni, gli interrogativi restano. Da sempre i residenti della zona denunciano che l’arteria fu a suo tempo costruita su una miriade di piccoli corsi d’acqua che (non a caso) avevano portato a battezzare la strada locale "Via delle Fonti". La sensazione è che adesso il vecchio problema stia tornando alla ribalta. Tanto che, dall’inizio dell’anno, la situazione non torna alla normalità. Era il 7 gennaio quando, dopo alcune giornate di pioggia intensa, una lastra di cemento si staccò dalla scarpata della superstrada e cadde sull’asfalto della strada locale sottostante. Sembrava un intervento da poco ma nei mesi successivi è emersa una diffusa instabilità del terreno, tanto da richiedere uno stanziamento regionale di 4 milioni e il prolungamento dei lavori fino a settembre. Nel frattempo, nuovi avvallamenti a giugno, e nuove chiusure. Ieri un ulteriore segnale d’allarme.