La festa per Luce!: i primi dodici mesi del portale dell'inclusione e della diversità

Firenze, la serata al Teatro della Pergola con Francesca Michielin ospite d'onore

Firenze, 1 dicembre 2021 - Corpi fluorescenti che danzano nel teatro al buio: un inizio ad effetto, nella serata di martedì 30 novembre per la festa dei primi dodici mesi di Luce!, il portale del'inclusione e della diversità del Gruppo Monrif e che vede la direttrice de La Nazione Agnese Pini a capo del progetto. Proprio Agnese Pini è salita sul palco del Teatro della Pergola insieme alla giornalista Sky Monica Peruzzi per condurre la serata. Tante le personalità dell'imprenditoria e dello sport che hanno partecipato. Fino all'ospite d'onore, la cantautrice Francesca Michielin. Una serata speciale anche perché viene celebrata nello stesso giorno della Festa della Toscana. 

Elena Bonetti, ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia
Elena Bonetti, ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia

"Tante storie ancora da raccontare": proprio nel finale della festa I direttori Sandro Neri e Michele Brambilla e la direttrice Agnese Pini salutano la platea per la festa di questo primo anno di Luce!. Con un ringraziamento a Monica Peruzzi che ha co-condotto la serata. E l'appuntamento a nuote iniziative insieme a Luce!.

image
image

Francesca Michielin, "E' giusto celebrare la fragilità"

Emozionante l'intervento di Francesca Michielin, che ha suonato al pianoforte alcuni suoi grandi successi. Rileggi qui l'articolo su Francesca Michielin alla festa di Luce!

image
image

Gli amici di Luce!, gli sponsor

Il cammino di Luce! è seguito da una serie di compagni di viaggio, come i marchi Gucci e Tim. Antonella Centra, Executive Vice President, General Counsel, Corporate Affairs & Sustainability di Gucci, parla del bilancio di genere: "Lo abbiamo attuato e speriamo di essere seguiti da molti altri. E' uno strumento che fa una diagnostica della dinamica aziendale, con una fotografia della rappresentanza femminile e della parità salariale. E' un'autodiagnostica e un'autocritica dell'azienda, potrebbero emergere aspetti da mettere a posto ma senza un'analisi non si riesce a capire bene dove intervenire". 

"In Tim - dice Andrea Rubera, People caring and inclusion manager di Tim - il pallino è partire dalle storie delle persone. Penso che nessuna organizzazione possa parlare di inclusione senza partire dalle persone. Non credo che si possa fare inclusione senza un approccio vero all'ascolto non giudicante. L'ascolto delle storie è fondamentale, le persone non devono mai essere intermediate. Le nostre azioni di comunicazione partono tutte dal raccontare i bisogni delle persone. XCi sono sempre loro al centro della narrazione". Credit Agricole è stata presente con un video che parla dell'inclusione, "presupposto fondamentale per ogni crescita sostenibile. Sostenere la cultura del rispetto rappresenta per tutti una grande opportunità", si legge in un messaggio. 

Ambra Sabatini: "Ho voluto dimostrare che la disabilità non è stare fermi"

Una delle ospiti più acclamate è la medaglia d'oro dei cento metri paralimpici di Tokyo, Ambra Sabatini: "Essere lì per me è stato dimostrare che ce la potevo fare. Nell'immaginario comune di un disabile è quello di stare fermo. Fare sport invece è il contrario", dice con grande emozione. Lo sport può salvare vite ed è lo strumento per realizzare un sogno. "Io - dice il presidente del comitato paralimpico Luca Pancalli - non vorrei dare troppa enfasi, lo sport è fatto per chi ama lo sport. Dovremmo imparare a concepire lo sport come quell'elemento e quella dimensione in cui insegniamo ai nostri atleti il valore dello sport. In questi giorni una nota azienda di vendite online per pubblicizzare un accappatoio ha ingaggiato una atleta con protesi, questo è un bellissimo segnale". 

Pagnoncelli: "L'inclusione è fatica"

"L'inclusione - dice Nando Pagnoncelli, altro membro del comitato scientifico - si affermerà quando sarà socialmente desiderabile. Ma attenzione: perché sia socialmente desiderabile dobbiamo riflettere su alcuni aspetti specifici. Manca una consapevolezza piena che l'inclusione comporta fatica. L'inclusione è faticosa, includere non vuol dire immaginare la coesistenza, ma la coesistenza spesso evoca un termine che reputo complesso: la tolleranza, che presuppone un rapporto asimmetrico. C'è poi la consapevolezza delle responsabilità individuali. Fortunatamente c'è più indignazione rispetto al passato ma quanti uomini accettano la promozione di una collega? E la famiglia? Siamo il Paese d'Europa con lo squilibrio maggiore di lavori domestici sulle spalle delle donne". 

Luca Pancalli: "Investire sullo sport per cambiare l'Italia".

"L'avventura di Luce! mi fa piacere - dice Luca Pancalli, presidente del comitato paralimpico e membro del comitato scientifico - Noi utilizziamo lo sport come obbiettivo ma anche come strumento, siamo consapevoli che quando termina la vita dello sportivo fuori dal campo di gara siamo persone disabili. Ma lo sport permette di narrare storie spettacolare e accendere un'altra luce sulle tante persone disabili di questo Paese. Dunque lo sport può diventare politica e può cambiare l'Italia". 

Migration

Il comitato scientifico di Luce!

Claudia Segre fa parte del comitato scientifico di Luce!. E sale sul palco per parlare di gender gap. Presidente di Global Thinking Foundation, parla della donna di oggi "che guarda in faccia ai propri diritti. E se l'indipendenza delle donne fa ancora paura ecco che dobbiamo interrogarci se tenere fuori e non includere quel 51% di popolazione non sia un enorme danno. Vorrei ricordare che noi siamo fortunati. Abbiamo studentesse in Bielorussia in prigione solo per aver rivendicato i propri diritti. Quello che facciamo noi come Paese per l'inclusione delle donne è un regalo che facciamo a noi stessi. Condividendo le responsabilità di un benessere di comunità possiamo fare la differenza". 

La festa di Luce! al Teatro della Pergola (New Press Photo)
La festa di Luce! al Teatro della Pergola (New Press Photo)

Il direttore Brambilla: "Luce! non è un recinto"

Sul palco, il direttore editoriale di Quotidiano Nazionale Michele Brambilla, spiega che "Editoriale Nazionale ha un editore puro, il cui scopo è creare informazione. E non è poco, perché siamo in un'epoca in cui persiste il sospetto nei confronti dei giornali. Noi facciamo informazione, non abbiamo nessun secondo fine. E questo è un grandissimo merito del nostro editore. Questo ci dà la libertà anche di realizzare un progetto come Luce!, che apparentemente parla di temi di cui parlano tutti. Ma nessuno aveva fatto una cosa del genere, aveva pensato a un mezzo di informazione dedicato in modo particolare a questo. Luce! non è un recinto, ma anzi è un mettere a fuoco il tema e dargli dignità".

image
image

Il direttore Neri: "L'innovazione continua"

"Questo gruppo ha sempre innovato - dice il direttore de Il Giorno Sandro Neri - Tante sono le trasformazioni, tra cui un processo di integrazione carta-web per rendere uniti questi due mezzi di informazione. E stiamo cercando di unire anche i mondi dei social e dell'informazione ufficiale. Abbiamo deciso di poter dare al lettore una vetrina sui commenti social. Da mercoledì e per tutti i giorni della settimana la pagina 2 del giornale avrà uno spazio fisso dedicato alle persone che partecipano al dibattito sulle nostre pagine social. Ci mettiamo noi a dialogare con i lettori". 

Le parole di Giani

E sale sul palco il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che inizia con una battuta: "Ho fatto un'ordinanza apposita, è possibile stringersi la mano", dice scherzando. "Abbiamo firmato tante ordinanze - dice - per chiudere la mobilità, ma sogno l'ordinanza per dire stringiamoci la mano e diamoci un bacio". Giani parla della storia del Teatro della Pergola, con Antonio Meucci, inventore del telefono, che proprio per il teatro escogitò un sistema di comunicazione. "Quest'uomo del popolo dimostrò, partendo da questo teatro, quanto l'innovazione riesca a creare coesione. Questo è un luogo bello per vivere con Luce! un futuro che va nell'interesse di chi lo ha ideato", dice Giani. 

Il progetto Firenze-Carrara

C'è un progetto legato a Luce!, l'idea di realizzare delle statue di donne da esporre a Firenze. Statue che sarebbero realizzate con il marmo delle cave di Carrara. Lo rivela Agnese Pini. L'Accademia di Belle Arti di Carrara è pronta al progetto: "Progetto importante anche per la popolazione studentesca - dice Luciano Massari, anima dell'Accademia -. Un progetto che ci dà grande responsabilità, anche per il materiale così importante con cui fare le statue. Abbiamo cercato il marmo più bello e luminoso, capace di rispecchiare i concetti della poetica e farli propri". 

Il sindaco Nardella

Sale sul palco il sindaco Dario Nardella. Agnese Pini intervista il primo cittadino di Firenze. Una città che ha dato tanto in termini di cultura e nella capacità di sognare in grande. "Voglio ringraziare tutta Editoriale Nazionale - dice il sindaco - Questo è stato un anno particolare e non è un caso che Luce sia nata e cresciuta in questo anno. Firenze è una città unica, siamo abituati a dire parole altisonanti su questa città, ma poche volte la osserviamo per la storia delle conquiste civili. Oggi, 30 novembre, ricorre l'anniversario della cancellazione della pena di morte". Nardella parla di passato e futuro: "Se oggi abbiamo questo patrimonio a Firenze - dice - lo abbiamo perché tante uomini e donne hanno sognato". E Nardella ricorda, tra le battaglie ultime di Firenze, quella sulla tampon tax, per l'abbattimento dell'iva sugli assorbenti, "Iniziative dal forte valore simbolico e culturale", dice Nardella. 

Le parole del ministro Bonetti

Ma tra le prime a salire sul palco c'è il Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. Intervistata da Agnese Pini, parla subito del caso Greta Beccaglia: "Una storia che ha suscitato grande indignazione. E' un epsiodio di molestia che va condannato, è una lesione della dignità della donna e colpsice il tentativo di giustificazione che si è creato - dice il ministro - E' un comportamento lesivo nei confronti della donna. E' qualcosa di non ammissibile per la nostra democrazia". 

Il ministro parla poi della pandemia: "Oggi è il tempo di uno sguardo in avanti. La responsabilità dei partiti e della politica sia farsi interprete di questo tempo nuovo. Se c'è un Paese pronto a questo c'è un Paese che sveste le vecchie polarizzazioni della politica, cambiando schema e gioco, facendo convergere le forze verso una spinta in avanti. Da matematica so quanto l'energia si può liberare laddove c'è l'incontro fra le diversità. Dobbiamo osare sogni grande, poterci guardare intorno ed avere una prospettiva in avanti alle nuove generazioni. E questo lo si fa con politiche efficaci di formazione".