CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

E45, storico percorso a ostacoli: ennesima estate di passione

Le tempistiche per i cantieri sono finalmente incoraggianti rispetto ai disagi del tratto appenninico. Lavori sui viadotti: ultimazione prevista entro la primavera 2026, sotto una pioggia di milioni di euro

Cantieri e traffico lungo la E45

Cantieri e traffico lungo la E45

Sansepolcro (Arezzo), 15 luglio 2025 – Traffico sulle strade delle vacanze. Non solo per il traffico inteso per gli esodi, ma soprattutto per le strade colabrodo piene di cantieri che non si chiudono mai. “La Nazione” sta percorrendo un viaggio sulle arterie più a rischio. Oggi parliamo della E45, la cui costruzione del tratto italiano, che collega Orte a Cesena (e poi Ravenna), è avvenuta in fasi e tempi diversi, a partire dai primi anni ‘60 fino alla metà degli ‘80. La E45 è un’importante arteria a quattro corsie che attraversa Umbria, Toscana ed Emilia Romagna, collegando il Centro Italia al Nord e viceversa. Fa parte di un itinerario europeo molto più esteso che si sviluppa dal confine tra Svezia e Finlandia fino alla Sicilia. Spesso definita “strada maledetta” a causa dei suoi problemi cronici. La strada è stata soggetta e continua a essere sottoposta a numerosi lavori di manutenzione straordinaria, consolidamento strutturale, adeguamento e ammodernamento, spesso a causa di problemi legati al manto stradale, ai ponti e ai viadotti. Un piano di riqualificazione avviato nel 2016 ha previsto un investimento significativo per migliorare l’infrastruttura. Ma la presenza costante di cantieri, le condizioni del manto stradale in alcuni tratti e l’elevato traffico, soprattutto di mezzi pesanti, hanno spesso reso la E45 teatro di incidenti e disagi per gli automobilisti.

In sintesi, la E45 è una strada con una lunga storia, concepita come un’importante via di collegamento, ma che nel corso degli anni ha dovuto affrontare sfide significative in termini di manutenzione e adeguamento, diventando un simbolo delle problematiche infrastrutturali in Italia.

L’estate 2025 sarà davvero l’ultima di disagi e rallentamenti sul tratto appenninico della E45? Le tempistiche fissate sono diventate finalmente incoraggianti. È una speranza di tanti, perché cantieri, restringimenti, deviazioni e altri ostacoli fanno parte della storia di questa arteria, i cui tratti sono stati costruiti in epoche diverse, e ciò giustifica in parte il continuo alternarsi di lavori in più punti. Il problema di fondo riguarda la dorsale appenninica, la parte più delicata; sul versante romagnolo, tuttavia, le scadenze sono immediate, anche se si parla di «entro l’estate», quindi nel periodo della bella stagione la situazione rimarrà invariata. Presto, dunque, i cantieri verranno smantellati nella zona di Verghereto (subito dopo il confine della Toscana per chi procede dalla Valtiberina verso Cesena) e il riferimento è in particolare a quello del viadotto Fornello II, per il quale l’intervento era necessario ai fini della sicurezza; la ditta sta rispettando la tabella di marcia. Attualmente, in questo tratto di E45, sono in corso le operazioni di posa in opera delle lastre in calcestruzzo e delle velette per la realizzazione dell’impalcato acciaio-calcestruzzo, quindi è stata stabilita la chiusura della carreggiata in direzione di Roma e anche lo svincolo in ingresso nella stessa direzione è interdetto alla circolazione. Prossima all’epilogo anche la manutenzione sulle gallerie Verghereto e Spagnola, per un totale di sette milioni di euro. Nel tratto toscano, il segmento più delicato è quello dei dieci chilometri compresi fra Pieve Santo Stefano nord e Canili di Verghereto, dove nella stragrande maggioranza della sua lunghezza si circola a doppio senso. Il primo cantiere riguarda il viadotto Pozzale (importo di circa 8 milioni di euro), poi seguono quello sul Tevere II (stesso importo) e infine il cantiere unico che comprende i viadotti Mottarelle, Tevere IV e Puleto, per un totale di oltre 30 milioni. In particolare sul Tevere IV, anche perché lungo un chilometro e 700 metri, gli operai stazionano da diversi anni. Per tutti e tre, l’ultimazione è prevista per la prossima primavera e saranno da considerare completamente rifatti. Un quarto cantiere non è fisso, dal momento che provvede all’asfaltatura in punti saltuari, con spesa pari a 2 milioni di euro, mentre altri due sono al via: uno provvede all’installazione di barriere laterali sempre in tratti saltuari (2 milioni il costo) e l’altro effettua interventi di riqualificazione generale fra le due uscite di Pieve Santo Stefano. I primi tre cantieri sono «inamovibili» e soltanto per motivi eccezionali – dovuti all’intensità del traffico – potrebbero essere soggetti a sospensione dei lavori in agosto.