"Dodici ore per una visita e un solo medico": allarme al pronto soccorso di Portoferraio

La denuncia della segretaria di Livorno del NurSind: “Tempi d’attesa lunghissimi. Alcuni sanitari sono stati aggrediti dai familiari dei pazienti. Servono rinforzi"

Personale sanitario (immagine di repertorio)

Personale sanitario (immagine di repertorio)

Livorno, 4 agosto 2023 - Pazienti in attesa al pronto soccorso per oltre dodici ore e un solo medico a disposizione. A denunciare la difficile situazione dell’ospedale di Portoferraio sull’isola d’Elba in questi primi giorni d’agosto è la segretaria territoriale di Livorno del NurSind Roberta Sassu. “Ci troviamo - spiega - davanti a una realtà particolarmente complicata, con tempi d’attesa lunghi e una grave carenza di barelle e sedie e rotelle. E così capita spesso che le persone restino per ore su postazioni di fortuna e il personale venga aggredito dai familiari dei pazienti per via delle attese interminabili. Una situazione che sarebbe già difficile così. E invece bisogna pure considerare che all’ospedale di Portoferraio c’è un solo medico in turno sia per il Pronto soccorso che per il reparto di Osservazione breve intensiva covid. Se ci aggiungiamo che la notte manca anche il radiologo, che è solo in regime di reperibilità, il quadro è completo”. “La situazione - prosegue la segretaria territoriale livornese del sindacato delle professioni infermieristiche - è quella di una grave carenza di personale, sia infermieristico che Oss, costretto a turni massacranti. Sono così sotto pressione che non riescono più a garantire neppure i turni straordinari. E per fornire il personale necessario al funzionamento del presidio di Portoferraio, l’azienda sanitaria è costretta a far venire in straordinario nei reparti di medicina e chirurgia addirittura gli infermieri dell’ospedale di Pontedera”. “Servono rinforzi - conclude Sassu - così da poter dare sollievo ai colleghi che lavorano all’isola d’Elba, a maggior ragione nel bel mezzo di una stagione estiva che vede la presenza di decine di migliaia di turisti. Senza dimenticare l’elevato numero di accessi impropri al pronto soccorso, dovuto all’assenza di un’importante risorsa per il territorio come la guardia medica”.

Maurizio Costanzo