“Ddl concorrenza uccide i saldi e il commercio di vicinato”

Preoccupazione di Confesercenti sulle anticipazioni che arrivano dal decreto

alvisi

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Arezzo, 28 marzo 2023 – Preoccupazione di Confesercenti sulle anticipazioni che arrivano relativamente al DDL Concorrenza. L'eliminazione dei limiti agli sconti con il quale si darebbe il via libera ai saldi tutto l'anno senza vincoli alla promozioni, per l'associazione di categoria sono misure che porteranno all'uccisione del commercio tradizionale e naturalmente ai saldi di fine stagione, senza nessun vantaggio neppure per i consumatori. "Un ulteriore regalo" commenta la direttrice di Confesercenti Arezzo Valeria Alvisi "al commercio online e alla grande distribuzione a discapito dei negozi tradizionali". “Siamo preoccupati” spiega Alvisi “dalle notizie che si stanno susseguendo in merito alle anticipazioni che arrivano relative al DDL concorrenza. Se dovessero essere confermate le indiscrezioni ci troveremo, inaspettatamente e senza nessun confronto preventivo, di fronte ad una deregulation totale delle vendite promozionali. In pratica si tratta di una liberalizzazione selvaggia delle vendite di fine stagione che comporterà la morte dei saldi che il settore del commercio ha conosciuto fino ad oggi e che da sempre rappresentano una boccata di ossigeno per chi alza le saracinesche e per di più senza una vera e reale opportunità per i consumatori”. Il DDL Concorrenza per l'associazione di categoria rappresenta un “vero e proprio regalo al commercio online e alla grande distribuzione a discapito dei negozi tradizionali”. “Si tratta” ribatte la direttrice di Confesercenti Valeria Alvisi “di un vero e proprio blitz normativo, inaspettato e indesiderato dalla categoria. Confesercenti giudica tra l'altro grave che possa essere prevista l'adozione di un provvedimento di tale portata senza un preventivo e dovuto confronto con le categorie interessate. Il DDL Concorrenza avrà un impatto devastante per il commercio in una fase delicata. Gli imprenditori dopo due anni di pandemia, dopo il caro bollette, e oltre alle difficoltà quotidiane che stanno affrontando con coraggio, si troverebbero di fronte a una deregulation totale delle vendite del commercio. Quello che trapela è un provvedimento che non tutela né i consumatori né i negozi della rete distributiva tradizionale, sottrae specifiche competenze delle regioni assegnate dal titolo V, e costituisce solo un regalo alle piattaforme di vendita online e alla grande distribuzione”.