Covid Umbria, il bollettino del 22 novembre: sei nuovi casi, 54 ricoveri, nessun decesso

Intanto nella frazione di Cenerente, dove è stata chiusa una elementare, partirà uno screening volontario

Oggi in 38 hanno completato il ciclo vaccinale

Oggi in 38 hanno completato il ciclo vaccinale

Perugia, 22 novembre 2021 - Sei nuovi casi Covid in Umbria nell'ultimo giorno dove salgono a 54, da 53, i ricoverati negli ospedali e a sei, da cinque, i posti occupati nelle terapie intensive. In base ai dati sul portale della Regione non ci sono state altre vittime per il virus. Sono stati certificati 30 guariti e gli attualmente positivi sono ora 1.632, 24 in meno. I tamponi analizzati sono stati 480 e 3.363, per un tasso di positività sul totale pari allo 0,15 per cento (0,5 lo stesso giorno della scorsa settimana). Riguardo ai vaccini nell'ultimo giorno sono state somministrate 32 prime dosi e 330 terze, mentre in 38 hanno completato il ciclo vaccinale.

Scuola chiusa

Intanto uno screening volontario per il Covid sarà attuato nella frazione perugina di Cenerente in seguito alla chiusura di una scuola primaria nella quale sono stati riscontrati 33 casi positivi, tra cui due insegnanti. È quanto è stato deciso nel corso della riunione congiunta tra Comitato tecnico scientifico e del Nucleo epidemiologico della Regione Umbria. Sara impegnato, da martedì, un team mobile dell'Usl Umbria 1 con la collaborazione della Protezione civile e Croce rossa.

Screening a Cenerente

"I controlli - annuncia la Regione - saranno poi estesi alle località nelle quali risiedono i bambini che frequentano la scuola e le loro famiglie. Quelli positivi - è stato ricordato - sono in isolamento, così come sono stati sottoposti a tamponi tutti i contatti. Per salvaguardare la salute dei cittadini e per circoscrivere il più possibile la diffusione del virus - sottolinea ancora la Regione in una nota -, è stato deciso di organizzare un'attività più estesa di tracciamento alla quale i cittadini saranno invitati ad aderire proprio con l'obiettivo preservare se stessi e la comunità in cui risiedono o lavorano o che frequentano, anche per motivi personali e di svago. La pratica di rilevazione, anche grazie all'organizzazione di un team mobile, - hanno spiegato nel corso della riunione gli esperti del Cts e del Nucleo epidemiologico - potrà servire per costruire un modello da riproporre, in caso di necessità, in altre situazioni".