Naufragio Costa Concordia, Schettino potrebbe uscire dal carcere

L'ex comandante della nave naufragata all'isola del Giglio nel 2012 sta scontando 16 anni di carcere a Rebibbia. Potrebbe accedere a misure alternative

Francesco Schettino

Francesco Schettino

Grosseto, 22 settembre 2022 - A dieci anni dal naufragio della Costa Concordia all'isola del Giglio (nel quale sono morte 32 persone), l'ex comandante della Francesco Schettino, che sta scontando a Rebibbia la pena di 16 anni di reclusione, potrebbe presto uscire dal carcere per accedere alla Discoteca di Stato e occuparsi della digitalizzazione di processi.

La Costa Concordia naufragata al Giglio
La Costa Concordia naufragata al Giglio

La Costa Concordia

 

La nuova richiesta per Schettino, che da anni è impegnato in lavori socialmente utili all'interno della casa circondariale romana, è stata avanzata dalla direzione del carcere: la disposizione è quella di digitalizzare gli atti dei processi di Ustica, seduto dietro una scrivania della Discoteca di Stato. Schettino ha infatti maturato il termine che gli consente di accedere a misure alternative: arrivato quasi a metà della pena potrebbe quindi accedere ai benefici previsti dalla sua attuale situazione detentiva.

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La nuova attività, che avrebbe già dovuto cominciare, è però slittata di qualche giorno, forse per problemi burocratici e se non ci saranno nuovi intoppi potrebbe partire a breve. Questo tipo di attività, assegnata a detenuti meritevoli e capaci, per rendere immateriali testimonianze e atti giudiziari fondamentali risalenti a diversi decenni fa, è già praticata da tempo in altre situazioni dalle persone ristrette, che operano in un ambiente videosorvegliato nella casa circondariale e scansionano le carte che compongono i fascicoli nell'ordine preciso in cui le trovano, sotto la costante supervisione di archivisti-formatori.

Il contenuto delle carte e delle registrazioni audio viene poi inserito nella banca dati dell'Archivio di Stato di Roma. In una fase iniziale i detenuti 'sceltì per questa attività, hanno dovuto seguire corsi di formazione e Schettino, che già da anni trascorre il suo tempo frequentando corsi universitari in legge e giornalismo, fin dallo scorso maggio 2022 ha il diritto di richiedere misure alternative alla detenzione in cella.