Caso Ciatti, estradato il ceceno killer: "Ora stia dentro"

Il babbo Luigi: "Finalmente una bella notizia, adesso non potrà più fuggire". Da definire l’ubicazione del processo tra Italia e Spagna

Niccolò Ciatti con il padre Luigi

Niccolò Ciatti con il padre Luigi

Firenze, 15 ottobre 2021 -  Rassoul Bissoultanov, il picchiatore ceceno che con un calcio alla testa uccise Niccolò Ciatti, è ora in carcere a Ro ma. "Una bella notizia, che attendevamo: ora starà in carcere e non potrà fuggire. Finalmente siamo riusciti a portarlo in prigione ed è importane che lì resti, perchè quando ha avuto la possibilità, costui ha tentato di scappare". Così Luigi Ciatti ha accolto la notizia dell’avvenuta estradizione dalla Germania in Italia del ceceno, 29 anni, ritenuto responsabile del pestaggio mortale del figlio 21enne Niccolò, avvenuto senza alcun motivo, la notte del 12 agosto 2017 nella discoteca ‘St Trop’ di Lloret de Mar in Costa Brava, dove si trovava in vacanza con gli amici. "Era il passo decisivo verso quella giustizia che Niccolò merita e che aspetta da tanto, troppo tempo. L’unico condannato innocente è mio figlio. Il processo? Non sappiamo dove gli sarà fatto, ma l’importante è che lui sia in carcere". Poliziotti, carabinieri e finanzieri del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), della Direzione centrale della polizia criminale guidata dal prefetto Vittorio Rizzi, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, hanno portato in Italia Bissoultanov. La consegna è il frutto dell’intenso lavoro di collaborazione tra i carabinieri del Ros - Reparto Crimini Violenti e lo Scip con la rete italiana degli esperti per la sicurezza in Spagna e in Germania. Un’attività complessa, già avviata a gennaio di quest’anno attraverso i canali della cooperazione internazionale di polizia per la ricerca sia di Bissoultanov che del suo complice Movsar Magomadov. Bissoultanov era detenuto a Figueres in Spagna, proprio in relazione al procedimento penale aperto in quel paese dopo l’omicidio del giovane fiorentino, mentre Magomadov, che aveva fatto perdere le proprie tracce, è stato successivamente localizzato in Francia. Nel febbraio scorso a Bissoultanov era stato già notificato il mandato d’arresto europeo emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, ma l’autorità giudiziaria spagnola, in estate, lo aveva rimesso in libertà con obbligo di firma settimanale. Beneficiando del regime di semilibertà durante un periodo di permesso concesso dai giudici iberici per poter incontrare i familiari, aveva fatto perdere le proprie tracce. E’ stato individuato il 3 agosto scorso a Kehl, in Germania. Per Bissoultanov il processo per omicidio al Tribunale di Girona, in Spagna, dovrebbe cominciate il 26 novembre. Il ceceno, esperto di arti marziali e Mma, insieme a due connazionali, improvvisamente prese di mira Niccolò Ciatti, che stava trascorrendo con i suoi amici l’ultima serata della vacanza in Costa Brava. Così iniziò il pestaggio mortale. Bissoultanov, con Magomadov che lo copriva, sferrò un violentissimo calcio alla testa di Niccolò, che non si rialzò più. Morì in ospedale alcune ore dopo.