REDAZIONE CRONACA

Carlotta Vagnoli racconta la violenza di genere. E 'Maledetta Sfortuna' conquista Firenze

Grande successo per la presentazione dell’ultimo libro dell’attivista da migliaia di follower

Carlotta Vagnoli

Firenze, 9 ottobre 2021 - “Maledetta Sfortuna è un saggio sulla violenza di genere, la sua nascita, le sue manifestazioni, il suo linguaggio e soprattutto la sua eliminazione – scrive sul suo profilo Instagram Carlotta Vagnoli -. Maledetta sfortuna è didattica, articoli di giornale, libri di testo, canzoni e arte classica. Grafici, statistiche e richiami ad altre autrici per me fondamentali. Maledetta sfortuna è anche un pezzettino di me, di un mondo che non esiste più ma che ricordo con estrema chiarezza. Ci si vede in giro, ho un sacco di voglia di raccontarvelo di persona”.

E di persona lo ha raccontato l’8 ottobre nella sua Firenze, quando la scrittrice e attivista è stata protagonista del primo giorno di Firenze Books, l’evento di Confartigianato Imprese Firenze che fino al 10 ottobre propone talk e incontri letterari alla Manifattura Tabacchi per valorizzare le librerie indipendenti, la professione del libraio e la filiera del libro.

Nell’atteso e seguitissimo incontro condotto da Cristina Privitera, capocronista de ‘La Nazione’, Carlotta Vagnoli, da anni punto di riferimento proprio sui temi della violenza di genere, ha raccontato il suo ultimo libro “Maledetta Sfortuna. Vedere, riconoscere e rifiutare la violenza di genere” (Fabbri editore), con cui è in vetta alle classifiche per la saggistica. Autrice e attivista di successo, la cui testimonianza da “survivor”, vale a dire da sopravvissuta ad una relazione abusante, ha riunito una comunità social con centinaia di migliaia di followers. La sua è una storia tutto coraggio e talento, che la vede anche impegnata nelle scuole dove fa lezioni su rape culture e revenge porn.   Il suo modo di comunicare, incisivo e irriverente quanto basta, è capace di arrivare dritto al punto e di stregare tutti. Ci riesce tanto sui social che attraverso i libri. Eppure, i messaggi più importanti li ha tatuati sul corpo.

E proprio in un post pubblicato sul suo profilo Instagram da 274mila follower, dove combatte la battaglia per i diritti delle donne, ha spiegato genesi e significato del suo tatuaggio preferito, una luna a barchetta sullo sterno. Un tatuaggio che racchiude un significato profondo, e racconta uno spaccato della sua storia personale, parafrasi di un capitolo doloroso del suo passato che si fa simbolo di rinascita. “Ho fatto pace con la mia dimensione di survivor – scrive Vagnoli -. E la mia Luna è un momento fondamentale di questo processo. Forse il più privato che ho. Sicuramente il più intenso. Ho tatuato la mia luna a barchetta il 6 maggio del 2016 (…). Ero da poco scappata dalla casa dove vivevo con il mio abuser, mi ero ripresa un piccolo spazio tutto per me dove vivevo con il mio gatto, avevo ricominciato a respirare in un nuovo posto di lavoro e avevo allontanato ogni persona che non mi aveva creduto quando io avevo chiesto disperatamente dell’aiuto. Stavo ricominciando, da sola….”.

Dalle tenebre della sofferenza, alla luce di un futuro nel segno del rispetto per se stesse. È questo il messaggio che guida da sempre l’azione e l’impegno di Carlotta Vagnoli, ed è presente anche nel suo ultimo libro, in cui punta a fare chiarezza su un argomento che tocca tutti, donne e uomini, ma di cui si fa spesso fatica a parlare nei termini giusti. Cosa si intende quando usiamo l’espressione ‘violenza di genere’? Come nasce? Quali sono i primi campanelli d'allarme? Che cosa accomuna il catcalling al femminicidio? La giornalista, sex columnist, femminista e attivista, cerca proprio di rispondere a tutte queste domande per dipanare dubbi e interrogativi su una piaga sociale che è sempre più diffusa e allarmante. Con un’analisi lucida e puntuale, Vagnoli sviscera il discorso affrontandolo a trecentosessanta gradi, parlando di revenge porn e di linguaggio dell'odio, di victim blaming e mezzi di comunicazione, di pregiudizi e luoghi comuni, di educazione e ruoli, di vittime e carnefici. E facendolo, sprona il lettore a muovere un passo fuori dal branco e a diffondere la disciplina del consenso, aprendo la discussione sugli scenari futuri del rapporto tra uomo e donna, per arginare ed eliminare ogni tipo di abuso. Con la speranza, e l’obiettivo, di una società libera finalmente dagli stereotipi di genere e da ogni tipo di violenza.

Intanto Firenze Books, che registra un boom di presenze, prosegue con un programma ricco di appuntamenti. La rassegna promossa da Confartigianato Imprese Firenze insieme a cinque librerie indipendenti fiorentine – Libreria Florida, Farollo e Falpalà, Libreria Leggermente, Libreria Alfani, Marabuk Libreria – con il patrocinio del Comune di Firenzeche, si conclude domenica 10 ottobre.

Tra gli ospiti di questa terza giornata alla Manifattura Tabacchi: Fabio Genovesi con il Il calamaro gigante (Feltrinelli) per navigare alla divertente e commovente scoperta delle meraviglie della Natura (ore 18); Bernardo Zannoni con I miei stupidi intenti (Sellerio) acclamato dalla critica come un esordio sorprendente (ore 19); Filippo Nicosia con Come un animale (Mondadori) romanzo di assenza, solitudine e rinascita (ore 17); Davide Mosca con Amare una volta (Salani) storia di una generazione che aveva voglia di correre, di vivere e di ballare in un’Italia ferita dalla guerra (ore 16). Spazio anche ai temi dell’attualità con Alessandro Vittorio Sorani e il suo La comunicazione politica americana (Polistampa), da Kennedy a Trump il ritratto di undici presidenti e il loro rapporto con i media (ore 11.30); Art Thou, la nuova pubblicazione di Polimoda a cura di Massimiliano Giornetti e della faculty della scuola che, per la prima volta in 35 anni, raccoglie i migliori lavori degli studenti. Letture e laboratori per bambini alle 10.30 con Farollo e Falpalà, alle 15.00 con Laura Vaioli. Un dialogo con il Premio Andersen Arianna Papini alle 17 su illustrazione e arte terapia. Alle 21 il talk di Saverio Tommasi “In fondo basta una parola” con le cinque librerie indipendenti fiorentine presenti a Firenze Books. “Siamo estremamente felici di questa partecipazione - spiega Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze che commenta il boom di presenze alla manifestazione - è un segnale incoraggiante per il settore e per le nostre librerie che arriva all'indomani di un lungo periodo di difficoltà”. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti, sono necessari il green pass e la prenotazione via mail a [email protected].

 

Maurizio Costanzo