ANGELA BALDI
Cronaca

Assegno di inclusione, quasi tremila beneficiari e sussidi da 642 euro

I dati Inps: l'assegno medio mensile percepito di poco superiore ai 600 euro. Tra i percettori anche ultra 67enni e nuclei con disabili o non autosufficienti

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Arezzo, 20 settembre 2025 –  In città ci sono in totale 1414 nuclei familiari percettori di assegno di inclusione. Il cosiddetto Adi che ha sostituito il vecchio reddito di cittadinanza, restringendo di fatto le maglie degli aventi diritto. I dati forniti dall'Inps sono aggiornati a giugno 2025. Il numero totale delle persone coinvolte ad Arezzo è di 2732 unità. L'assegno medio mensile percepito è di 642 euro . Tra questi 243 sono nuclei percettori di Adi composti da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, inclusi anche nuclei composti da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, in questo caso sono 282 le persone coinvolte per un importo mensile di 448 euro.

In Toscana sono in totale 16826 i nuclei percettori di Adi, 30938 persone per un assegno medio mensile di 608 euro, un po' più basso della media mensile percepita ad Arezzo. In regione la provincia con i percettori più numerosi di assegno di inclusione è quella di Firenze (3074 unità familiari e 5412 persone, cifra media 583 euro).

Al secondo posto troviamo quasi a pari merito Lucca e Livorno, la prima con 4212 persone e 2163 nuclei coinvolti per 622 euro di Adi, e la seconda con 2266 nuclei e 4042 persone coinvolte, importo medio dell'assegno 600 euro.

In generale in Italia i nuclei percettori di assegno di inclusione a giugno di quest'anno sono stati 665740, coinvolgendo 1541313 persone per un importo medio mensile di 694 euro. Tra questi 83833 nuclei percettori di Adi (102196 unità) sono composti da ultra 67enni e da nuclei con altri familiari in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, per un assegno medio mensile di 487 euro.

L'assegno di inclusione è una misura di sostegno economico e di inclusione sociale per le famiglie fragili, che prevede un contributo economico per integrare il reddito e percorsi personalizzati di formazione e inclusione sociale e lavorativa. Per riceverlo è necessario possedere specifici requisiti di residenza, economici e patrimoniali, e presentare domanda all'Inps, tramite i patronati oi Caf.

L'Adi consiste in un contributo economico per integrare il reddito familiare fino a una determinata soglia, e, se è in affitto, un'ulteriore integrazione per il pagamento del canone di locazione. Si basa anche su percorsi personalizzati di inserimento sociale, formazione e attivazione lavorativa, con l'iscrizione di un Patto per l'Inclusione Sociale. La durata massima è di 18 mensilità, con possibilità di rinnovo.

Chi ne ha diritto? Tra i requisiti c'è la residenza in Italia da almeno cinque anni, di cui almeno gli ultimi due continuativi. Ma anche il basso reddito: Il valore dell'Isee non deve superare infatti i 9.360 euro e il reddito familiare deve essere inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza.