Mario Ferrari
Cronaca

L’intelligenza artificiale va a tavola: ecco l’App innovativa che pianificherà le diete

Porta la firma di studentesse e studenti dell’istituto Sant’Anna di Pisa e dell’Università di Trento. Potrà creare piani personalizzati e adattabili in tempo reale. Premio al Demo Day Start Up Lab

Pisa, 4 luglio 2024 – Sfruttare l’intelligenza artificiale per gestire le diete. È l’idea di Threpsy, impresa portata avanti da quattro studenti della Sant’Anna di Pisa e dell’Università di Trento, che si è aggiudicata l’edizione 2024 del Demo Day Start Up Lab, contest tra le migliori idee di start up universitarie. Alberto Giovannetti, co-fondatore di Threpsy spiega l’obiettivo del progetto.

I componenti del team: Alberto Giovannetti, Elisabetta Florio, Stefano Tonini, Aadhithya Sankaranarayanan
I componenti del team: Alberto Giovannetti, Elisabetta Florio, Stefano Tonini, Aadhithya Sankaranarayanan

Quale sarebbe?

"Un’applicazione per supportare i nutrizionisti senza sostituirli, lavorando in maniera autonoma per creare piani alimentari personalizzati e adattabili in tempo reale".

Ma come funziona?

"Sulla base della dieta proposta dal nutrizionista la nostra app diventa un “medico portatile“, consigliando quali alimenti mangiare, cosa fare in caso di eccesso calorico o se non è possibile seguire le indicazioni del dietologo. Oppure suggerire, attraverso i cibi presenti in frigorifero, quali sono i più adatti. In futuro vorremmo renderla un’app alla quale chiedi direttamente consigli su cosa mangiare".

Non teme che quest’app possa sostituire i nutrizionisti?

"Per noi è importantissimo che la tecnologia sia a supporto dell’uomo e che il rapporto medico paziente sia valorizzato. Infatti i suggerimenti dell’app si fondano sulle linee guida dei nutrizionisti".

Questa idea da dove nasce?

"Da due fattori. Il primo è che il 95% delle diete fallisce per la rigidità, per questo la nostra parola d’ordine è “adattabilità“".

E il secondo?

"Dal fatto che insieme alla co-fondatrice Elisabetta andavamo in palestra ed eravamo interessati al fitness. Abbiamo scoperto che le persone, negli USA soprattutto, usano farmaci per dimagrire, non riuscendo a seguire diete. Abbiamo pensato che fosse meglio sviluppare quest’app che si fonda sull’attenzione all’alimentazione".

Cosa ne pensano gli esperti?

"C’è stato molto interesse per il nostro progetto. Creeremo qualcosa all’altezza delle aspettative, siamo ambiziosi e motivati".