MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Almanacco del giorno: 14 agosto 1963, inizia la rivoluzione in musicassetta

L’idea che cambiò il concetto di fruizione della musica è stata di Lou Ottens, un ingegnere olandese

Musicassette

Firenze, 14 agosto 2021 – C’è stato un momento in cui alla musica crebbero le gambe, uscì di casa e per la prima volta è potuta arrivare ovunque: nelle strade con gli stereo portatili, e perfino in bicicletta grazie ai walkman. Poteva essere portata nei viaggi in macchina grazie all’autoradio e finanche in treno con le cuffiette. Tutto grazie ad un semplice oggetto in plastica: la musicassetta. Un oggetto per certi versi ‘magico’ per l’epoca, costituito da due bobine racchiuse in un contenitore che raccoglieva il nastro magnetico che serviva sia per registrare o cancellare una traccia, che semplicemente per riprodurre la musica.

Fino a quel momento, a farla da padrona erano stati i grammofoni, i giradischi e i costosi vinili. Con l’avvento dell’audiocassetta, la musica non era relegata solo agli imponenti impianti hi-fi casalinghi. Ma grazie ai  walkman poteva varcare la porta di casa ed essere trasportata comodamente nello zaino o infilata nella tasca di una giacca. L’autore di quest’invenzione rivoluzionaria è stato Lou Ottens, un ingegnere olandese che lavorò tutta la vita per la Philips. Proprio all’interno di quest’azienda, precisamente nello stabilimento di Hasselt, progettò insieme al suo team, negli anni ’60, il primo registratore portatile al mondo e poi la musicassetta. Come nacque l’idea? È stato lui stesso a raccontarlo: “Un giorno – ha spiegato Ottens tempo fa – non sono riuscito ad ascoltare un brano di musica classica: mi ero stancato del goffo e complicato sistema a bobina. Immaginai così che avremmo dovuto lavorare a un nuovo dispositivo più economico, facile da usare e più piccolo di un pacchetto di sigarette”.

Nacque così la musicassetta, che venne presentata per la prima volta al mondo nel 1963 alla fiera delle radio di Berlino. Da quel momento ha cambiato, anzi rivoluzionato, l’intera industria della musica, che divenne da un giorno all’altro più ‘democratica’, proprio perché alla portata di tutti. Le cassette ebbero un successo planetario: si conta infatti che, da quel giorno, ne siano state vendute nel mondo oltre 100 miliardi. Quelle più diffuse erano da 46, 60 e 90 minuti. Troppo costose e ‘pesanti’ quelle da 120, utilizzabili sono nei walkman con le batterie cariche al massimo. Nell’attesa di poter ascoltare una traccia del lato A o del lato B, mentre si attendeva che il nastro si avvolgesse, la pazienza era d’obbligo. Ma la rivoluzione era oramai iniziata, e non poteva certo fermarsi alle cassette. E non è un caso che l’ingegner Ottens diede il suo contributo anche alla realizzazione del compact disc. Il destino era segnato: e come la musicassetta soppiantò in breve tempo il vinile, così accadde con l’avvento dei Cd. Che nella seconda metà degli anni ’90 divenne il formato preferito dei consumatori, decretando il declino delle famosissime audiocassette. La loro egemonia diminuì sensibilmente con la diffusione dei masterizzatori, e cessò completamente con l’avvento degli mp3. Contrariamente a ogni previsione, proprio ora che, nell’era digitale, le tracce audio corrono velocissime a portata di smartphone, le cassette sono tornate in auge tra i collezionisti. Proprio come il vinile.

Nasce oggi

Raoul Bova, nato il 14 agosto 1971 a Roma. Attore, regista, doppiatore ed ex nuotatore. Ha detto: “Un po’ di malinconia ce l’hanno tutti e qualche volta è bello che ci sia. I ricordi che ti porti dietro, le persone a cui hai voluto bene diventano una copertina”.