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Almanacco del giorno: 8 settembre 1504, inaugurato il David di Michelangelo

Storia di un capolavoro della scultura, considerato uno degli emblemi del Rinascimento, simbolo di Firenze e dell’Italia nel mondo

Il David di Michelangelo

Firenze, 8 settembre 2021 – Tutto nasce da un blocco di marmo che giaceva abbandonato presso il cortile dell’Opera del Duomo di Firenze. Che il 16 agosto del 1501 commissionò a Michelangelo un’impresa senza precedenti nell’arte rinascimentale, tra l’altro già tentata due volte ma senza successo: da Agostino di Duccio nel 1464 e poi da Antonio Rossellino nel 1476. Si trattava di realizzare una statua di proporzioni grandiose del re David, da collocare su un contrafforte di Santa Maria del Fiore, a circa 80 metri di altezza.

C’era un unico vincolo però: quello di scolpirlo proprio da quell’enorme blocco di marmo bianco, già abbozzato per poi essere abbandonato, date le sue condizioni non ottimali. Presentava numerose fenditure e fori che lo rendevano fragile, la forma era ritenuta troppo alta e stretta, e la zona sottostante l’attuale braccio sinistro era addirittura friabile. Come se non bastasse, si temeva che, una volta scolpito, non fosse in grado di reggere, sulle sole gambe, il peso dell’intera figura.

Il 9 settembre 1501, Michelangelo provò la durezza del blocco sbozzandolo con qualche colpo di scalpello. Il 14 ottobre, per non essere disturbato dagli occhi indiscreti di chi voleva vedere all’opera il più famoso e pagato artista dell’epoca - che aveva riscosso un enorme successo grazie alla Pietà del Vaticano - fece costruire un recinto di tavole. Il suo David avrebbe avuto un’iconografia innovativa, senza la testa di Golia ai piedi, immortalato prima della micidiale sfida. Lo stretto riserbo venne sciolto solo la vigilia della festa di San Giovanni, patrono della città, il 23 giugno 1503, quando venne aperto il recinto e la popolazione ha potuto finalmente ammirare il capolavoro quasi completato. C’erano voluti quattro giorni e la forza di oltre 40 uomini per trasportarlo.  Ma finalmente, l’8 settembre 1504, la statua venne rivelata alla città, suscitando l’ammirazione di tutti. In origine alcune parti erano dorate: una ghirlanda sul capo, il tronco dietro la gamba destra e la fionda.

Era il 25 gennaio 1504: una commissione composta dai maggiori artisti dell’epoca, tra cui Sandro Botticelli, Filippino Lippi e il Perugino, si era riunita per decidere dove porre la scultura.  Tra loro c’era anche Leonardo da Vinci, che aveva suggerito una collocazione a ridosso della parete breve della loggia, relegandola in posizione defilata. E in ciò è stato letto uno spunto polemico tra i due geni, tra i quali dovevano correre pessimi rapporti. Ma alla fine si decise per l’ingresso di Palazzo Vecchio, come emblema della forza e indipendenza dei fiorentini.

Del resto, dopo un periodo di forti turbolenze, non si poteva chiedere una migliore ‘insegna’ per i valori e le virtù della Repubblica Fiorentina. Il David  incarnava il giusto governo protetto dal favore divino, garante delle libertà e del bene comune. Che, armato solo di una fionda e della fede in Dio, riesce a prevalere sul forte ma iniquo. La scultura venne rivolta a sud-ovest, in segno di sfida alle popolazioni nemiche pronte ad attaccare Firenze. Tuttavia, era esposto agli agenti atmosferici e alle aggressioni che purtroppo, nei secoli, non sono mancate. Rimase di fronte a Palazzo Vecchio fino al luglio del 1873, quando si decise, per evitarne il deterioramento, di spostare la preziosa opera. E oggi, chiunque si rechi alla Galleria dell’Accademia, può ammirare questa icona del Rinascimento, che molti ritengono l’oggetto artistico più bello mai creato dall’uomo.  Ricavato da un blocco di marmo su cui altri avevano provato e rinunciato. E grazie al quale Michelangelo dimostrò alla sua Firenze e al mondo intero, che niente è facile, ma nulla è impossibile

Nasce oggi

Peter Sellers nato l’8 settembre 1925 a Portsmouth, Regno Unito. Attore, sceneggiatore, regista, comico e cantante britannico, star della fortunata saga de La Pantera Rosa e de Il dottor Stranamore. Ha detto: “Gli uomini dovrebbero sposare solo delle cattive cuoche, poiché una buona cuoca accorcia la vita”.

Maurizio Costanzo