A maggio la prima mini riapertura del parco dell’Anfiteatro Romano

Porte aperte su via Margaritone nel lato museo Archeologico. Gatto: «Tempi più lunghi per il resto dei giardini»

anfiteatro

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Arezzo, 2 maggio 2024 – Arriva la prima buona notizia in 9 mesi. A maggio ci sarà una prima mini riapertura del parco dell’Anfiteatro Romano. A dare la conferma è la direttrice del museo archeologico Mecenate Maria Gatto. «Entro il mese di maggio riaprirà al pubblico la parte dei giardini dell’Anfiteatro a cui si accede da via Margaritone, quella adiacente all’ingresso del museo Archeologico- spiega la direttrice del museo - abbiamo già individuato la ditta e stiamo facendo l’affidamento dei lavori per la risistemazione delle piante in quella zona. La parte del giardino è separata da un cancellino dall’altra, molto più ampia, che insiste su via Crispi. Per quella zona i tempi si allungano ma intanto riapre il lato museo e quantomeno consentiamo al pubblico di potersi affacciare e vedere l’Anfiteatro. Non ci sono sedute e panchine su questo lato ma c’è la possibilità di vedere l’area archeologica e trovare un po’ di ombra». Chiuso per lavori di manutenzione straordinaria alle alberature dopo un crollo, da nove mesi ormai i giardini dell’Anfiteatro sono sbarrati. Non accessibili a cittadini e turisti con tanto di cartello ormai sbiadito piazzato dalla Direzione regionale dei musei della Toscana che ha competenza per quello spazio verde: «Ci scusiamo per il disagio. Stiamo lavorando per la vostra sicurezza». Nei mesi non sono mancare le proteste dei cittadini che si sono lamentati a più riprese della prolungata chiusura del giardino dell’Anfiteatro. Adesso una prima buona notizia arriva per la parte di parco a cui si accede da via Margaritone. «Più impegnativo l’intervento al resto del parco –ammetta la direttrice del museo archeologico Mecenate Maria Gatto – le somme sono già disponibili reperite con fondi ministeriali ma le procedure amministrative sono più lunghe per affidare i lavori e non siamo in grado di dire quando partiranno. Si tratta di un finanziamento regionale che investe anche altri parchi della nostra direzione dei musei della Toscana, perciò non dettiamo noi i tempi. Dobbiamo attendere che anche gli altri colleghi siano pronti, noi lo siamo». Tra gli interventi indispensabili alla riapertura quelli alle piante del parco, oltre 100, che purtroppo non sono in buone condizioni. All’interno del giardino ci sono diverse piante considerate pericolose dopo attente valutazioni, che dovranno essere abbattute con le necessarie autorizzazioni della Soprintendenza. Saranno indispensabili anche tante potature a rami secchi e diversi interventi di consolidamento delle piante più grandi. Altro fronte quello di arredi e recinzioni. «Non abbiamo riparlato col Comune che in un primo momento si era detto favorevole a partecipare al restyling di panchine e cestini, della questione nuovi arredi – continua Gatto – quanto ai cancelli mettiamo in programmazione interventi di restauro sperando che il Ministero li finanzi, ma il progetto è già in produzione. Se ci fosse un mecenate che ci aiuta sarebbe tutto più semplice e veloce, ma sono lo stesso ottimista, arriveremo comunque al traguardo».