
Scavi a Pompei (foto Ansa)
Firenze, 23 marzo 2022 – L’antica Ercolano era stata scoperta dieci anni prima. A un certo punto rinvennero fortuitamente monete, frammenti di iscrizioni, tracce di monumenti. Era il 23 marzo 1748 quando gli scavi borbonici fecero emergere i primi reperti di quello che è considerato il sogno di tutti gli archeologi: l’antica Pompei.
In realtà all’inizio si credeva si trattasse di Stabiae, e poiché non vennero trovati altri reperti di valore, si pensò di chiudere il cantiere e di continuare a scavare ad Ercolano. Ma nel 1763, grazie al rinvenimento di un’epigrafe che riportava la scritta ‘Res Publica Pompeianorum’ ci si accorse che quei reperti andavano associati non a Stabiae, bensì a Pompei, che ancora oggi continua a stupire riservando incredibili sorprese. Scoperte di sempre nuove meraviglie che aprono a bellezze, itinerari inediti, a testimonianze uniche sulla civiltà romana prima del 79 dopo Cristo, quando cioè la città venne sepolta dalla spaventosa eruzione del Vesuvio.
In questi anni, gli scavi hanno portato alla luce domus e botteghe, anfiteatri e terme. Il lusso delle stanze affrescate, la meraviglia della raffinata arte degli atri, e quella geometrica dei giardini dove il tempo sembra essersi fermato per sempre. Ma anche ambienti eccezionali come la stanza degli schiavi, testimonianza unica della vita degli ultimi, rimasta intatta perché i lapilli si sono fermati prima della soglia. Ciò ha consentito al portico di reggere, e di restituirci un ambiente straordinariamente integro, conservatosi intatto insieme a tutto il suo corredo di povere cose. Dalle grandi anfore accatastate ai finimenti dei cavalli, fino ai letti di corde e legno coi segni evidenti delle stuoie che li ricoprivano. Dettagli eccezionali come gli attrezzi da lavoro, che consentono agli archeologi di compiere significativi passi avanti nella ricerca scientifica, e fanno di Pompei un modello di studio unico al mondo.
Lo stanzino occupato da schiavi stallieri è solo uno dei recenti ritrovamenti attraverso cui il sito archeologico, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, continua a restituirci particolari di vite che risalgono a quasi duemila anni fa. L’unico luogo al mondo dove per viaggiare nella storia, e tornare all’epoca in sui si parlava latino, esistevano gli schiavi e i gladiatori, e regnava l’Imperatore, non occorre alcuna macchina del tempo. Perché ciascun edificio è un museo con una propria storia capace di rivelare, attraverso utensili e affreschi, non sole le caratteristiche della famiglia che vi abitava, ma usi e costumi di un popolo.
Nasce oggi
Franco Battiato nato il 23 marzo 1945 a Ionia. È stato uno dei cantautori, compositori e musicisti più importanti della storia della musica italiana, autore di album e brani capolavoro. Ha spaziato tra una grande quantità di generi e raggiunto una grande popolarità a livello internazionale. Un gigante della musica ma anche e soprattutto un intellettuale che ha sempre guardato al mondo da un punto di vista libero e originale, molto spesso in anticipo sui tempi. Ha detto: “Quando incontri qualcuno, ricordati che è un incontro sacro. Come lo vedi, ti vedi. Come lo tratti, ti tratti. Come lo pensi, ti pensi. Ricorda che attraverso di lui o ti perderai o ti ritroverai”.
Maurizio Costanzo