Una mostra fotografica che racconta le storie sportive di Beatrice Bossini e Fabrizio Meoni

Sta per partire a San Giovanni Valdarno, nella centralissima Piazza Cavour l'iniziativa promossa dal Motoclub “Le Manette del Valdarno”

Arezzo, 3 giugno 2025 – Sta per partire a San Giovanni Valdarno, nella centralissima Piazza Cavour al numero 13, una mostra fotografica che racconta le storie sportive di Beatrice Bossini e di Fabrizio Meoni, iniziativa promossa dal Motoclub “Le Manette del Valdarno” assieme alla famiglia di Beatrice, con la collaborazione della Fondazione Fabrizio Meoni Onlus di Castiglion Fiorentino ed il patrocinio del Comune di San Giovanni Valdarno. La mostra verrà inaugurata mercoledì 4 giugno alle ore 18.00 alla presenza delle autorità comunali e sarà aperta nel fine settimana fino al 24 dello stesso mese, durante il quale la Città di Masaccio promuove ogni anno un ricco programma tutto incentrato sullo sport.

Beatrice Bossini, sangiovannese, classe 1991, nasce con la passione della moto, la stessa dei genitori Paola e Riccardo che la sostengono e incoraggiano sin dall’infanzia. I primi passi nello sport a due ruote infatti si rivelano subito promettenti: Beatrice si destreggia benissimo con le moto da minicross, per poi passare alle minimoto e dimostrare le sue ottime capacità. A 15 anni, alla prima esperienza in una corsa importante, corre al Trofeo junior JP superando brillantemente le selezioni per i 30 piloti ammessi in gara; è in pista poi per la Mototemporada, fino ad arrivare al Campionato Italiano Velocità, Trofeo Kawasaki, e al Campionato Italiano Motocicliste, con la sua Kawasaki 600 e il suo numero 72. Nel suo carattere grinta e dolcezza, in uno sport che chiede grande determinazione; Beatrice affronta prove e sfide con la passione e l’entusiasmo che la caratterizzano, fino al triste giorno in cui perde la vita in un incidente in pista a Rijeka in Croazia, durante un allenamento: la caduta si rivela fatale nonostante i soccorsi. Da allora, oltre all’incancellabile dolore, l’amore per Beatrice guida i genitori Paola e Riccardo, ancora oggi attivissimi e presenti nel mondo a due ruote (Paola Rigacci è consigliere della F.M.I. Toscana); sempre vicini a loro e al ricordo della figlia gli amici del Motoclub Le Manette del Valdarno, che dedicano a “Bea” tante delle loro iniziative sportive e benefiche, in particolare l’annuale motoraduno.

Fabrizio Meoni nasce a Castiglion Fiorentino il 31 dicembre 1957. Fin da giovane si appassiona alla moto e inizia a praticare questo sport. Nel 1972 entra nel Moto Club Castiglion Fiorentino. Per molti anni è un brillante pilota non professionista di enduro che consegue risultati sempre più importanti, mentre maturano il suo stile, la personalità carismatica e grandi doti tecniche da vero fuoriclasse. Dal 1990 partecipa ai rally più importanti e mette a segno una lunga serie di successi planetari. Nel 1997 è pilota Ktm e diviene leggenda con le due Paris – Dakar vinte consecutive, 2001 e 2002. Le più alte qualità morali sembrano incise nel suo DNA: lealtà, sempre, nella pratica sportiva; umiltà del carattere; la famiglia al centro della sua vita; la solidarietà come impegno concreto. Assieme a Padre Arturo Buresti promuove molti progetti in diversi paesi africani, ma soprattutto in Senegal. “L’Africa mi ha dato tanto, è giusto che restituisca qualcosa…” ripeteva ad amici e sportivi. La sua corsa finisce l’11 gennaio 2005 in un incidente a Kiffa (Mauritania), durante l’undicesima tappa della Barcellona – Dakar,

Nello spazio di Piazza Cavour che ospita la mostra tante fotografie di Beatrice Bossini nei momenti importanti della sua carriera sportiva e la sua moto CONTI 365 con cui Beatrice ha corso fino al 2005; in un allestimento molto curato trovano spazio anche 24 scatti formidabili che ritraggono Fabrizio Meoni durante alcune Dakar, fotografie preziose e rare scattate niente di meno che dal grande Gigi Soldano, ben conosciuto per essere il fotografo personale di Valentino Rossi del quale ha seguito tutta la carriera, dagli esordi in poi. La mostra è ad ingresso libero ma ci sarà la possibilità di portarsi a casa qualche gadget della Fondazione Fabrizio Meoni onlus o di lasciare un'offerta libera. Tutto sarà devoluto alle missioni delle Suore Agostiniane, che dimorano a pochi metri, doveperaltro ha sede la loro scuola e che proprio Beatrice, da bambina, ha frequentato.